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Bagnoli di Sopra, il caso

Conversione degli impianti di biogas in biometano: “Se ne parla molto poco”

L’opposizione di “Viviamo Bagnoli” solleva la questione in consiglio

biogas

Un impianto di biogas

A sollevare il caso della conversione degli impianti di biogas a biometano è il gruppo consiliare di opposizione “Viviamo Bagnoli” che già nei mesi scorsi aveva posto l’accento sui temi ambientali in paese. Per i tre impianti di biogas presenti da oltre un decennio a Bagnoli si è già tenuta la conferenza dei servizi che ha approvato la riconversione da biogas a biometano.

“Si prevede che le due aziende passeranno dagli attuali 40.000 quintali annui di pollina ed effluenti zootecnici esterni all’azienda ai 180.000 quintali annui previsti con il nuovo impianto.” - affermano i consiglieri di Viviamo Bagnoli - “Inoltre l’autorizzazione all’uso della pollina, rilasciata dalla Regione Veneto, imponeva alle aziende di dotarsi di aree di stoccaggio chiuse, per evitare la diffusione di polveri e cattivi odori, come da richiesta fatta dal Comune di Bagnoli, e un’area per la disinfezione dei camion trasportatori di pollina. Ad oggi non sappiamo se queste opere sono state realizzate. Una delle aziende inoltre nei mesi scorsi ha ricevuto l’autorizzazione a riconvertire il proprio impianto da biogas a biometano prevedendo un aumento del quantitativo di pollina e liquami zootecnici di provenienza esterna all’azienda per il funzionamento dell’impianto. La trasformazione da biogas a biometano, secondo quanto dichiarato dal sindaco lo scorso novembre sulla questione lagoni, mette in discussione l’eliminazione dei lagoni e del sottostante inquinamento, lasciando inalterata la rilevante presenza di inquinanti nel territorio comunale rilevata nelle analisi eseguite dalla stessa azienda.

Va detto anche che di recente in provincia di Padova (Piombino Dese, S. Giorgio in Bosco e Vescovana) e Rovigo (Trecenta, Canaro, Sarzano), le amministrazioni comunali si sono mobilitate con i cittadini per approfondire e discutere i progetti dei nuovi impianti di biometano. A Bagnoli invece se ne parla poco e i cittadini non sono stati coinvolti. Chiediamo al Comune - concludono i consiglieri di opposizione - quale posizione ha intenzione di prendere”.

Il sindaco Matteo Ruzzon fa sapere che nelle prossime settimane verrà organizzato un incontro informativo, come già stabilito da tempo. “Non ci sono i problemi riscontrati in altri comuni - aggiunge il sindaco - perché la conversione altro non è che la modifica di impianti esistenti, imposta anche dalla regione che ha messo a punto le linee guida. I documenti sono a posto e in conferenza dei servizi tutti gli enti coinvolti hanno dato parere favorevole. Non è previsto un incremento notevole di mezzi pesanti per il trasporto della pollina, si tratta di pochi camion al giorno. Quanto ai lagoni, la direttiva dice che per la conversione in biometano i serbatoi dovranno essere chiusi e ci sono contributi per la dismissione.”

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