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Comunicato congiunto

"Aiutare, non punire": il messaggio di pace della Diocesi di Padova

Le associazioni benefiche del capoluogo euganeo: "serve collaborazione, non multe per i poveri"

cucine economiche popolari padova

Le cucine popolari di Padova

"Ligia, Maria, Mohammed e tanti altri: sono volti noti della città, persone in difficoltà che le associazioni e le realtà religiose di Padova conoscono bene. Chi ogni giorno offre un pasto, un letto, una doccia o semplicemente una parola di conforto sa quanto sia complesso il problema della povertà e quanto sia difficile trovare soluzioni dignitose per chi vive ai margini della società".

Per questo, diverse realtà cittadine come la Fondazione Nervo Pasini - Cucine economiche popolari, la Comunità di Sant’Egidio, la Comunità Papa Giovanni XXIII, i Beati i costruttori di pace e la Caritas di Padova, chiedono alle istituzioni un cambio di rotta: servono collaborazione e azioni concrete, non multe che aggravano la condizione di chi già vive in estrema difficoltà.

Le associazioni lavorano in rete con i servizi sociali del Comune e con altre realtà del territorio per offrire aiuto, anche nei casi più disperati. E sottolineano l’importanza di un dialogo costante con le forze dell’ordine, per garantire sicurezza a tutti i cittadini, compresi i più poveri. Tuttavia, ammoniscono: “Non è con le multe ai più poveri che si risolve il problema del degrado, ma con politiche di contrasto alla povertà che rispettino la dignità delle persone”.

La richiesta alle istituzioni è chiara: trovare soluzioni comuni per aiutare chi vive in condizioni di estrema vulnerabilità. Perché punire chi non ha nulla non solo è ingiusto, ma anche inutile.

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