Cataratta: gli interventi in calo alla Casa di Cura di Occhiobello

Le liste d'attesa per gli interventi alla cataratta alla Casa di Cura di Occhiobello sono ormai diventate un problema crescente. Con oltre 70 pazienti in attesa, le operazioni vengono eseguite con il contagocce. Nel 2022 erano stati effettuati 330 interventi, nel 2024 il numero è salito a 371, ma nel 2025 si prevede una drastica riduzione, con soli 170 interventi programmati.

Vittorio Morello, direttore operativo della Casa di Cura Santa Maria Maddalena, ha spiegato che la causa di questa diminuzione era legata alla riassegnazione del budget da parte dell'Ulss 5 e della Regione Veneto. Ha riferito che, alla fine del 2024, era stato comunicato loro che avrebbero dovuto riorientare il budget per concentrarsi maggiormente sulla diagnostica e altre prestazioni ambulatoriali, riducendo drasticamente gli interventi oculistici, che negli ultimi due anni erano aumentati anche a causa dell'emergenza post-Covid.

Questo cambiamento aveva comportato un allungamento delle attese, con molti pazienti costretti a posticipare l'intervento più volte. Un cittadino di Santa Maria Maddalena ha raccontato la sua esperienza frustrante, spiegando che, dopo una visita a pagamento a settembre, gli era stato promesso un intervento entro gennaio. Tuttavia, senza preavviso, gli era stato comunicato che l'intervento sarebbe stato rinviato a febbraio, ma poi a data incerta, a causa dei nuovi limiti di budget. Ha aggiunto che, in seguito, avrebbe dovuto cercare un'altra struttura, sottolineando che la situazione era davvero insostenibile.

Morello ha ammesso la difficoltà della situazione e ha espresso la speranza che la Regione e l'Ulss 5 potessero rivedere la decisione, garantendo un extrabudget per poter soddisfare le richieste. Ha spiegato che la struttura era in grado di erogare molte più prestazioni, ma che erano limitati dai fondi attuali.

La Casa di Cura di Occhiobello opera in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale e la Regione, ma con il nuovo budget fissato per il 2025, che ammonta a circa 1,6 milioni di euro, le prestazioni oculistiche saranno notevolmente ridotte.