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Bottrighe, i 25 anni dalla scomparsa di Gino Longhini

Imprenditore conosciutissimo gestì diverse sale cinematografiche e da ballo

Bottrighe: l'imprenditore Gino Longhini

Ricorre il venticinquesimo dalla scomparsa, avvenuta l’8 agosto 2000, di Gino Longhini, personaggio importante nella storia della vita culturale e ricreativa di Bottrighe. Era nato il 2 ottobre 1906. Longhini rese celebre il paese rivierasco attirando in loco sempre tantissime persone che qui confluivano per gli spettacoli che la sua organizzazione offriva. Divenne l’imprenditore piu importante del Delta, colui che era riuscito a portare qui i grandi nomi che solitamente arrivavano nelle grandi città. L’allora giovanissimo Longhini, dopo due stagioni presso il locale zuccherificio, si dedicò alla costruzione di una pista in legno, per il ballo, che allestiva nelle diverse sagre della zona, guadagnando molto di più che dalle campagne saccarifere. Da qui Longhini passò alla gestione del cinema di Corbola e dopo pochi anni acquistò a Bottrighe il cinema-teatro Italia di via Vittorio Veneto,  indi l’arena estivo di via Umberto Maddalena. In questa balera e cinema alla drive-in, ancora esistente nelle sue strutture, venivano organizzate serate danzanti, oltre al cinema all’aperto. Di notevole importanza il grande teatro Italia, uno dei piu moderni di allora. Oltre al cinema e alle serate danzanti, celebri ed indimenticabili gli spettacoli ed i concerti che si susseguirono con i grandi nomi della musica. Tra gli ultimi che si tennero negli anni ’60, restano indimenticabili quelli dei Delfini, dei Corvi, delle Tenebre, di Donatella Moretti, Betty Curtis, Cristian, Roberto Murolo, Rita Pavone e Gianni Morandi. Altresì, passarono qui Don Bachi, Lola Falana, Claudio Villa, Gino Latilla, Nilla Pizzi e per il liscio, più volte, l’orchestra Sacchi, tra le più note in Europa. Nella sua storia di imprenditore, Gino Longhini tenne per alcuni anni anche il cinema-teatro Rossati di Piazza Libertà, il dancing-ristorante “Danubio Blu” sul Po. Suoi anche i cinema di Baricetta, Villadose, Gavello e Arquà Polesine, quest’ultimi due passati poi alla gestione delle sue sorelle Irma ed Elena.                                                    

Roberto Marangoni

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