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17.03.2025 - 07:56
Fabrizio Bertin
Fabrizio Bertin, perito agrario di Correzzola, 60 anni, viticoltore associato a Confagricoltura Padova è il nuovo presidente del Consorzio di bonifica Adige Euganeo. Accanto a Bertin, nel ruolo di vicepresidente, c’è Renzo Marcon, agricoltore di Montagnana, mentre il consiglio include anche Lorenzo Bertin di San Pietro Viminario e Davide Bertipaglia di Anguillara Veneta. Il Cda è inoltre integrato dal rappresentante regionale, nominato dalla Giunta del Veneto, che ha scelto la continuità affidando l’incarico a Michele Zanato, già presidente del Consorzio dal 2015 al 2024. Michele Danielli, sindaco di Urbana, è stato invece nominato presidente della Consulta dei Sindaci. Nel suo primo discorso, il neo presidente Bertin ha lodato la presenza femminile all’interno dell’ente, auspicandone una crescita e puntando su un dialogo costruttivo con la minoranza. Le linee guida del mandato seguono quanto già avviato negli anni precedenti, con un focus particolare sulla creazione di nuovi invasi di accumulo: «L’irrigazione è un elemento fondamentale per garantire qualità e quantità nella produzione agricola e dobbiamo essere capaci di raccogliere l’acqua in eccesso durante le precipitazioni per poi rilasciarla nei periodi di siccità» spiega Bertin. «Per la Bassa Padovana, è in atto un progetto di ampliamento dell’invaso di accumulo di Correzzola, che verrà portato a 170mila metri cubi d’acqua, oltre alla realizzazione di un nuovo invaso a Bagnoli nella zona Sorgaglia e di uno a Ca’ Bianca di Chioggia nel Canal Morto, mentre un invaso più piccolo sorgerà nella zona dei Colli Euganei a Vò’, e sarà destinato anche a riserva d’acqua per l’antincendio». Un altro fronte prioritario per il nuovo direttivo è la bonifica e la sicurezza idraulica: «Quest’ultimo aspetto rappresenta una priorità assoluta per garantire lo sviluppo sociale ed economico del territorio in un’ottica di sostenibilità ambientale» conclude il presidente, che punta su investimenti e aggiornamenti costanti per il potenziamento di pompe, idrovore e mezzi meccanici, per affrontare con maggiore efficacia eventi atmosferici sempre più estremi. Tra le zone che richiederanno particolare attenzione c’è quella del Montagnanese, dove si punterà a migliorare le interconnessioni previste per lo smaltimento delle acque in eccesso. Ampio spazio sarà dedicato anche agli interventi ambientali e alla sostenibilità, con la valorizzazione dell’Oasi della Saccisica e il rafforzamento della collaborazione con Legambiente per la gestione dell’area fito-depurante di Cà di Mezzo. Tra le altre priorità, ci sono la riduzione degli sprechi d’acqua, uno sguardo attento allasostenibilità e all’ambiente e il potenziamento dell’irrigazione di soccorso attraverso il Consorzio Leb.
Giada Zandonà
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