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22.03.2025 - 05:57
Libri
Il Parco Colli decide di uscire dal Consorzio Biblioteche Padovane Associate e la decisione non piace al Coordinamento delle associazioni ambientaliste. Da inizio anno, gli utenti che vorranno consultare un volume custodito tra gli scaffali della biblioteca dell’ente potranno farlo solo recandosi direttamente alla sede di Este e solo su prenotazione e non potranno più farlo online. La scelta, formalizzata lo scorso dicembre dal direttivo, comporta la rescissione del contratto con il consorzio a fronte di una spesa annuale di 500 euro. La biblioteca del Parco, che raccoglie un migliaio di volumi, non è facilmente accessibile: è aperta solo su prenotazione. Secondo il direttivo, la decisione è stata presa a causa di un calo significativo delle richieste di prestito e per la mancata richiesta di accesso diretto alla biblioteca.
Per il coordinamento delle associazioni ambientaliste, si tratta di un paradosso culturale: Il direttivo ha deciso che il Parco può fare a meno della sua biblioteca
chiosa la rappresentante Christianne Bergamin Invece di invertire la rotta, si decide di tagliare il servizio e di chiudere la biblioteca. Evidentemente non è un elemento ritenuto importante e qualificante, anche se tanto lo avevano decantato nel dossier Mab. Ora che il riconoscimento è stato ottenuto, grazie anche a queste millanterie, questi obiettivi non sono più importanti
conclude Bergamin.
Il presidente dell’ente Alessandro Frizzarin precisa che la scelta è stata voluta anche per impegnare gli uffici in altre mansioni: I libri rimaranno comunque a disposizione, ma data la scarsa richiesta non era opportuno rimanere all’interno della convenzione anche a fronte di una razionalizzazione del lavoro degli uffici
conclude il presidente. (g.z.)
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