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Sicurezza idraulica

Cartura sistemazione scolo Berto, il Consorzio di Bonifica approva il progetto di fattibilità

L’opera da 800 mila euro è in attesa del finanziamento della Regione

Tratto dello scolo Berto

Un tratto dello scolo Berto

Dopo sei anni si torna a parlare in maniera concreta della sistemazione idraulica dello scolo Berto, il canale ricettore delle acque meteoriche dei centri abitati di Cartura e Terrassa Padovana che, tramite la rete idrica di superficie, confluiscono nella Laguna di Venezia.

Nel 2019 il Cda del Consorzio di Bonifica Adige Euganeo aveva approvato il progetto definitivo dell’opera la cui spesa preventivata ammontava a 450 mila euro; l’intervento, però, non è mai stato realizzato. A distanza di sei anni sembra che ora i tempi siano maturi per concretizzare l’operazione il cui costo, a seguito dei rincari delle materie prime e dell’inserimento nel progetto di alcune integrazioni, è salito a 800 mila euro. "La progettazione definitiva in parola (quella del 2019 ndr) necessita di una sua completa rivisitazione e aggiornamento alla luce del notevole tempo intercorso, caratterizzato da un forte aumento del costo dei materiali da costruzione e delle conseguenti lavorazioni, rispetto al 2019 e da nuovi obiettivi progettuali", è specificato nella premessa del progetto di fattibilità tecnica ed economica che il Consorzio di Bonifica ha inviato alla Regione Veneto per ottenere il finanziamento necessario a coprire i costi dei lavori.

Il progetto prevede la ricalibratura e sistemazione dello scolo Berto per una lunghezza di 1565 metri, nel tratto a valle della Strada provinciale 17 fino allo scarico nel Canale Altipiano. Lo scolo Berto ha una duplice funzione: di bonifica e di irrigazione, ma la sistemazione prevista nel progetto è volta principalmente al suo ruolo di bonifica, al fine di garantire una maggiore capacità autodepurativa delle acque meteoriche dei centri abitati e una maggiore sicurezza idraulica del territorio.

Lo scolo Berto è soggetto a frequenti fenomeni di instabilità dovuti a infiltrazioni arginali (fontanazzi) e in parecchi punti la sponda a lato fiume è fortemente erosa. Presenta, inoltre, un forte interrimento che ne compromette la capacità di smaltire le portate di piena. Queste criticità saranno risolte rinforzando gli argini e ricalibrando le sezioni e la pendenza del fondo, aumentandone così il relativo invaso. Le superfici bagnabili dello scolo saranno rivestite con piante idonee alla fitodepurazione e al consolidamento del terreno.

Oltre al risezionamento dello scolo, sarà demolito e ricostruito il manufatto di scarico posizionato all’intersezione con il canale Altipiano. Il nuovo scarico, dotato di un sistema di telecontrollo da remoto, avrà le caratteristiche dell’originale per assolvere alla duplice funzione di bonifica e irrigua, ma sarà adattato nelle dimensioni alla nuova sezione del canale e sarà allungato così da permettere un agevole passaggio dei mezzi agricoli.

Francesco Sturaro

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