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Castelfranco, riqualificazione dell'area verde tra le vie Cellini e Veronese: un nuovo bosco urbano

Un progetto sostenibile per l'ambiente e la comunità, con il sostegno di Banca delle Terre Venete

stefano marcon

Stefano Marcon, presidente di Upi Veneto

La Giunta comunale ha dato il via alla riqualificazione dell'area verde tra le vie Cellini e Veronese, con l'obiettivo di creare un nuovo bosco urbano. Il progetto, che copre un'area di circa 3.500 mq situata in una zona residenziale che ospita anche la Scuola media Giorgione, l'IIS Barsanti–Galilei e il Palavenale, è stato ideato dall'Amministrazione comunale lo scorso anno. Il costo complessivo dell'iniziativa è di 50 mila euro, di cui 20 mila euro saranno contribuiti da Banca delle Terre Venete Credito Cooperativo, dimostrando così l'impegno dell'istituto bancario verso le tematiche ambientali e il territorio.

Il sindaco Stefano Marcon ha espresso il suo apprezzamento per il sostegno ricevuto, sottolineando i numerosi benefici del progetto, tra cui quelli ambientali, sociali ed educativi, nonché la gestione sostenibile delle acque. “Ringrazio il presidente Gianfranco Sasso e il Consiglio per la sensibilità dimostrata,” ha affermato Marcon.

Il progetto prevede l'inserimento di 8 file di alberi ad alto fusto (24 piante tra pioppi, tigli, roveri e bagolari), 218 piante di media dimensione e 117 arbusti autoctoni veneti, tutti piantati in modo da creare un ambiente boschivo vario e naturale. L'intervento, conforme alle linee guida regionali per i boschi di pianura, avrà anche un impatto positivo sulla gestione delle acque, contribuendo al drenaggio urbano e riducendo il rischio di sovraccarico della rete fognaria durante le piogge abbondanti.

L'assessore ai Lavori pubblici, Mary Pavin, che ha seguito l'intero processo, ha evidenziato come questo progetto si inserisca anche in un'iniziativa più ampia per la mitigazione del dissesto idrogeologico. Inoltre, il Comune sta sviluppando un programma europeo di drenaggio urbano sostenibile, noto come Life Beware, e intende creare ulteriori giardini pluviali a Castelfranco, che fungano da aree naturali per raccogliere e filtrare l'acqua piovana.

Un accordo in corso con il dipartimento Tesaf dell'Università di Padova prevede uno studio per individuare altre aree da destinare a interventi naturali di gestione delle acque, in un'ottica di sostenibilità e miglioramento ambientale.

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