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Silvia Giraldo: dalla sindrome di Down a campionessa di sci

La piovese che porta i colori dell’Italia ai Giochi Mondiali Special Olympics

PIOVE DI SACCO silvia giraldo

Silvia Giraldo

Una rosa con i colori del tricolore nazionale è l’omaggio benaugurale che, in apertura di consiglio comunale, l’amministrazione ha voluto donare a Silvia Giraldo, trentanovenne piovese in partenza per Torino per partecipare ai Giochi Mondiali Invernali Special Olympics. La manifestazione, che si svolge ogni quattro anni, ospita 1.500 atleti provenienti da 102 delegazioni che si sfidano in 8 discipline all’insegna dello sport, dell’accoglienza e dell’inclusione. Per Silvia, nata con la sindrome di Down, l’attività fisica e lo sport sono diventati strumenti importanti per sviluppare capacità e autonomie. Sempre supportata da mamma Franca, papà Ludovico e dal fratello, Silvia ha iniziato a cimentarsi con i pattini sul ghiaccio e gli sci già a 5 anni. Dopo un inizio traumatico, supera la paura e inizia a muoversi, senza sapere che, qualche anno dopo, proprio lo sci sarebbe diventato il suo sport preferito e una vera passione. Quando prende confidenza con gli sci, i genitori decidono di contattare la sede nazionale di Special Olympics Italia e, tramite il Team A.s.p.e.a. di Padova, Silvia inizia finalmente a gareggiare. Ha potenzialità ed entusiasmo da vendere, e ogni tipo di pista diventa un’opportunità per mettersi alla prova. Dopo tanto gareggiare, nel 2013 arriva la prima medaglia d’oro anche per lo sci, dopo quelle conquistate nell’atletica. In questi anni, Silvia ha vinto numerose medaglie e, dopo tanti sforzi e sacrifici, si è realizzato il suo sogno: rappresentare l’Italia nello sport che ama di più, lo sci. «Mi impegnerò al massimo» ha detto emozionata l’atleta al momento della premiazione in consiglio, «per conquistare la medaglia d’oro». Silvia ha avuto esperienze lavorative nella direzione sanitaria dell’ospedale, all’asilo nido di Sant’Anna e alla scuola materna Umberto I, collaborando con maestre e inservienti. Attualmente è impegnata nella cooperativa dell’associazione Down di Padova, dove si occupa di un laboratorio che produce articoli da regalo personalizzati. Ha anche iniziato un percorso di autonomia con l’associazione Dadi di Padova, condividendo una casa con altre quattro ragazze, con le quali si divide i compiti per le pulizie, la cucina e la spesa. Prende l’autobus per recarsi al lavoro, si muove per la città in autonomia, possiede le chiavi della propria casa e spende i soldi guadagnati lavorando. «Tenevo particolarmente ad avere Silvia in consiglio comunale» ha dichiarato Francesca Betto, assessore allo sport, «non solo per farle un grande in bocca al lupo per l’esperienza che sta per vivere - vederla indossare i colori azzurri sarà sicuramente motivo di orgoglio - ma perché è un esempio di donna tenace e indipendente. Di fronte alle difficoltà abbiamo due scelte: abbandonarci e lasciarci sopraffare oppure reagire e lottare. Silvia non si fa sopraffare dalle difficoltà che incontra fin dalla sua nascita, ma lotta per la sua indipendenza e per realizzare i suoi sogni e le sue passioni

Alessandro Cesarato

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