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Introduzione della settimana corta nelle scuole superiori vicentine: una proposta di riorganizzazione per il 2026/2027

Il presidente Nardin invita i dirigenti scolastici a ristrutturare l'orario, promuovendo una maggiore efficienza economica e ambientale

Introduzione della settimana corta nelle scuole superiori vicentine: una proposta di riorganizzazione per il 2026/2027

Il 21 febbraio 2025, Andrea Nardin, presidente della Provincia di Vicenza, ha inviato una comunicazione ai dirigenti scolastici degli istituti superiori locali, sollecitandoli a rivedere l'orario scolastico in vista dell'introduzione della settimana corta per l'anno scolastico 2026/2027. La proposta, che prevede la riduzione dell’orario su cinque giorni settimanali, punta a favorire sia la sostenibilità economica che quella ambientale, risolvendo anche le difficoltà legate all’efficienza del trasporto pubblico, particolarmente critiche durante il sabato.

Ad oggi, ben 46 delle 56 scuole superiori della provincia di Vicenza hanno già adottato la settimana corta. Tuttavia, la Società Vicentina Trasporti (SVT) ha segnalato una carenza significativa di autisti, che sta ostacolando il normale svolgimento dei servizi scolastici nei giorni di sabato. Durante un incontro a Palazzo Nievo, sono state proposte soluzioni per estendere l'adozione della settimana corta a tutte le scuole, al fine di ottimizzare l’impiego delle risorse disponibili.

Oltre ai vantaggi legati al trasporto, Nardin ha messo in evidenza anche i benefici economici e ambientali derivanti dalla riduzione dell’orario scolastico. Ogni anno, la Provincia spende 6,4 milioni di euro per le utenze delle scuole; ridurre l’utilizzo degli edifici per un giorno alla settimana permetterebbe significativi risparmi, che potrebbero essere reinvestiti nel settore educativo. Inoltre, con un giorno in meno di scuola, si ridurrebbero il consumo di energia, il traffico stradale e l’inquinamento, apportando miglioramenti alla qualità dell’aria.

Nardin ha sottolineato l’importanza di mantenere l’autonomia delle scuole e rispettare le necessità formative degli studenti, ma ha anche espresso la convinzione che il momento sia maturo per adottare una decisione comune per affrontare le sfide attuali. La difficoltà di trovare autisti è aggravata dal crescente numero di lavoratori che preferiscono avere il sabato libero per migliorare la qualità della vita. Tale tendenza complica ulteriormente la gestione delle corse scolastiche nel fine settimana, una situazione che rischia di peggiorare senza un intervento strutturale.

L’intento è di implementare la settimana corta in tutte le scuole superiori entro il 2026/2027, con un anno di transizione per gli istituti che necessitano di più tempo per adeguarsi. Durante l’anno scolastico 2025/2026, le scuole che non sono ancora pronte per la riorganizzazione continueranno a offrire il servizio su sei giorni.

Concludendo, Nardin ha sottolineato che la società è in continua evoluzione e che le sfide possono essere trasformate in opportunità, con un approccio proattivo che guidi il cambiamento invece di subirlo. 

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