Crisi per il settore calzaturiero veneto: export in calo e aumento della cassa integrazione

Il settore calzaturiero veneto ha vissuto un periodo difficile nei primi nove mesi del 2024, con un calo significativo delle esportazioni pari al 13% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tra le principali destinazioni, i mercati di Francia, Germania e Stati Uniti hanno registrato decrementi rilevanti, rispettivamente del 8,4%, 17,7% e 22,8%. Al contrario, la Polonia ha visto un incremento del 18,4% nelle importazioni di calzature venete, mentre la Spagna ha registrato una lieve flessione dello 0,7%.

L'andamento negativo del settore è stato anche accompagnato dalla riduzione del numero di aziende attive, che a fine 2024 sono diminuite di 50 unità rispetto all’anno precedente, con un saldo negativo di quasi 900 posti di lavoro. Questo ha riflesso anche sulle ore di cassa integrazione autorizzate per il comparto pelle, che hanno segnato un aumento del 58% rispetto al 2023. La cifra complessiva di ore di cassa integrazione ha superato i 6 milioni, con un incremento di ben il 322,5% rispetto ai livelli pre-Covid del 2019.