Verona, sindacati contro l'uso del sistema 'Sio': rischio disagi per operatori e utenti

I rappresentanti di Nursing Up e Cgil Verona chiedono l’abbandono del software

Stefano Gabbiano

Email:

redazione@lapiazzaweb.it

25.02.2025 - 14:29

Sciopero generale del 29 novembre: Cgil e Uil in piazza contro la manovra di bilancio

Foto di repertorio

I sindacati Nursing Up e Fp Cgil di Verona hanno inviato una lettera di diffida all'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (Aoui), chiedendo l'immediato abbandono del Sistema Informatico Ospedaliero (Sio), accusato di compromettere la gestione dei servizi sanitari e di creare disagi a lavoratori e utenti. Secondo le dirigenti sindacali del Nursing Up, Alessia Turchetti, Laura Mattioli e Katia Vaiani, il sistema continua a causare problemi operativi nei reparti, generando stress tra gli operatori sanitari, che sono costretti a monitorare continuamente il funzionamento del software per evitare errori che ricadano sui pazienti. Le difficoltà erano state già segnalate nel luglio 2023 e sono state riprese anche durante un incontro con la Prefettura a settembre. Tra i principali problemi, i sindacati evidenziano la riduzione delle prestazioni, l'allungamento delle liste d'attesa e l'affollamento nei centri prelievi. I sindacati chiedono il ritiro del sistema per tutelare la privacy dei pazienti e prevenire possibili implicazioni sanitarie e legali per gli operatori coinvolti.

I sindacati Nursing Up e Fp Cgil di Verona hanno inviato una lettera di diffida all'Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (Aoui), chiedendo l'immediato abbandono del Sistema Informatico Ospedaliero (Sio), accusato di compromettere la gestione dei servizi sanitari e di creare disagi a lavoratori e utenti.

Secondo le dirigenti sindacali del Nursing Up, Alessia Turchetti, Laura Mattioli e Katia Vaiani, il sistema continua a causare problemi operativi nei reparti, generando stress tra gli operatori sanitari, che sono costretti a monitorare continuamente il funzionamento del software per evitare errori che ricadano sui pazienti.

Le difficoltà erano state già segnalate nel luglio 2023 e sono state riprese anche durante un incontro con la Prefettura a settembre. Tra i principali problemi, i sindacati evidenziano la riduzione delle prestazioni, l'allungamento delle liste d'attesa e l'affollamento nei centri prelievi.

I sindacati chiedono il ritiro del sistema per tutelare la privacy dei pazienti e prevenire possibili implicazioni sanitarie e legali per gli operatori coinvolti.