Da olio esausto a biocarburante: la sinergia tra Hera e Roadhouse per una mobilità sostenibile

Nel 2024, la collaborazione tra Hera e Cremonini ha portato alla trasformazione di oltre 1.130 kg di oli vegetali esausti in biocarburante

Aurora Ricci

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26.02.2025 - 11:32

Da olio esausto a biocarburante: la sinergia tra Hera e Roadhouse per una mobilità sostenibile

A Padova, gli oli vegetali esausti (OVE) provenienti dalle cucine dei ristoranti Roadhouse, parte del Gruppo Cremonini, vengono raccolti da Hera e trasformati in biocarburante, contribuendo alla transizione ecologica della mobilità. Grazie alla partnership tra le due aziende, nel 2024 sono stati recuperati e trasformati 1.130 kg di OVE, un volume che si aggiunge alla vasta rete di raccolta su scala nazionale. Il processo parte dalla separazione e stoccaggio degli oli di scarto nelle cucine dei ristoranti, gestito da personale formato da Cremonini. Successivamente, Hera preleva questi oli e li sottopone a un pretrattamento, seguendo standard rigorosi. Gli oli vengono poi inviati alle bioraffinerie, dove si trasformano in biocarburante. L'intero percorso è certificato secondo lo standard Afnor Xp X30-901, che assicura la trasparenza e la tracciabilità del processo. Nel 2024, il recupero di oli alimentari esausti da oltre 220 punti ristoro in tutta Italia ha permesso di recuperare più di 133 tonnellate di scarti, con una riduzione delle emissioni di gas serra dell'83% rispetto ai carburanti fossili. Questo ha portato a una mancata emissione di circa 378 tonnellate di CO2. Giulio Renato, Direttore Centrale Servizi Ambientali e Flotte Hera, sottolinea come questa iniziativa si inserisca pienamente nel piano di decarbonizzazione di Hera, mirando a valorizzare il potenziale degli oli vegetali esausti, che in Italia rappresentano una risorsa sottoutilizzata. Sergio Castellano, Chief Quality & Esg Officer di Chef Express, aggiunge che il recupero degli oli esausti è un tassello fondamentale nell'impegno del Gruppo Cremonini per migliorare le performance ambientali e la sostenibilità. Questa collaborazione rientra in un più ampio progetto di economia circolare, che prevede anche la produzione di biometano da scarti organici, utilizzato per alimentare reti di trasporto pubblico, con l'obiettivo di promuovere una maggiore autonomia energetica e sostenibilità nel Paese.

Il processo parte dalla separazione e stoccaggio degli oli di scarto nelle cucine dei ristoranti, gestito da personale formato da Cremonini. Successivamente, Hera preleva questi oli e li sottopone a un pretrattamento, seguendo standard rigorosi. Gli oli vengono poi inviati alle bioraffinerie, dove si trasformano in biocarburante. L'intero percorso è certificato secondo lo standard Afnor Xp X30-901, che assicura la trasparenza e la tracciabilità del processo.

Nel 2024, il recupero di oli alimentari esausti da oltre 220 punti ristoro in tutta Italia ha permesso di recuperare più di 133 tonnellate di scarti, con una riduzione delle emissioni di gas serra dell'83% rispetto ai carburanti fossili. Questo ha portato a una mancata emissione di circa 378 tonnellate di CO2.

Giulio Renato, Direttore Centrale Servizi Ambientali e Flotte Hera, sottolinea come questa iniziativa si inserisca pienamente nel piano di decarbonizzazione di Hera, mirando a valorizzare il potenziale degli oli vegetali esausti, che in Italia rappresentano una risorsa sottoutilizzata. Sergio Castellano, Chief Quality & Esg Officer di Chef Express, aggiunge che il recupero degli oli esausti è un tassello fondamentale nell'impegno del Gruppo Cremonini per migliorare le performance ambientali e la sostenibilità.

Questa collaborazione rientra in un più ampio progetto di economia circolare, che prevede anche la produzione di biometano da scarti organici, utilizzato per alimentare reti di trasporto pubblico, con l'obiettivo di promuovere una maggiore autonomia energetica e sostenibilità nel Paese.