Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Attualità

Facoltà di Medicina: la Camera approva l'abolizione del test d'ingresso

Via i test, si cambia metodo di selezione. Ecco le novità per gli studenti.

Facoltà di Medicina: la Camera approva l'abolizione del test d'ingresso

L' 11 marzo, la Camera dei deputati ha approvato una legge che segna una vera e propria svolta nel sistema di accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia. Con 149 voti favorevoli e 63 contrari, la riforma cancella i tradizionali test di ingresso, sostituendoli con un nuovo sistema che si baserà sui risultati ottenuti nel primo semestre di studi.

A partire dal prossimo anno accademico, l’immatricolazione al primo anno di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sarà aperta a tutti, senza il consueto test d’ingresso. La selezione per accedere al secondo anno avverrà a fine primo semestre, sulla base delle performance accademiche degli studenti durante gli esami universitari. Solo coloro che avranno raggiunto i requisiti richiesti potranno proseguire il loro percorso di studi. Per gli anni successivi, la continuazione degli studi sarà determinata da una graduatoria nazionale unica che terrà conto dei crediti accumulati fino a quel momento. Questa graduatoria, regolata tramite decreti attuativi che saranno definiti dal governo, diventerà il nuovo criterio di selezione per i futuri studenti.

La riforma introduce un sistema di accesso molto più flessibile e meno selettivo rispetto al passato. Gli studenti non dovranno più affrontare il peso dei test, ma dovranno dimostrare la loro preparazione attraverso il proprio rendimento accademico. Inoltre, sarà possibile riconoscere i crediti acquisiti in percorsi formativi diversi, rendendo l’ingresso nel sistema sanitario più accessibile. Dopo il primo semestre, gli studenti avranno anche la possibilità di scegliere la sede universitaria in base alla posizione ottenuta nella graduatoria e alle proprie preferenze.

La proposta ha suscitato diverse reazioni politiche. Le opposizioni, in particolare il Partito Democratico, hanno criticato il governo, accusandolo di non eliminare davvero il "numero chiuso", ma di trasferirne semplicemente la selezione su un altro livello. Al contrario, Fratelli d’Italia ha accolto la riforma con entusiasmo, celebrandola come una "svolta storica" che finalmente premia il merito anziché la fortuna dei test.

Il Ministro per l'Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, ha espresso grande soddisfazione per il risultato della votazione. In un post su X, ha evidenziato che l’abolizione dei test d’ingresso rappresenta un passo fondamentale per liberare il sistema universitario da un meccanismo che "per troppo tempo ha limitato le ambizioni di molti giovani". Inoltre, ha sottolineato che questa riforma contribuirà a formare 30.000 nuovi medici nei prossimi sette anni, grazie a un investimento che mira a potenziare il sistema sanitario e garantire una formazione di qualità. Bernini ha anche evidenziato come l’eliminazione dei test favorisca la fine dei costosi corsi di preparazione privati e riduca il fenomeno della "fuga" dei giovani medici all’estero, costretti a cercare opportunità fuori dall’Italia a causa dei test d’ingresso.

Con questa riforma, l'Italia compie un passo decisivo verso un sistema di accesso più equo e meritocratico. Gli studenti non dovranno più affrontare l’incertezza e la pressione dei test di ingresso, ma potranno dimostrare il loro valore attraverso il loro percorso accademico. Se attuata correttamente, questa riforma potrebbe davvero rappresentare una vera e propria rivoluzione nella formazione dei medici e nel sistema sanitario italiano.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione