Illuminazione tricolore per le idrovore: luci accese sui Consorzi di Bonifica

La sera e la notte di martedì 18 marzo vedranno i principali impianti idraulici della penisola illuminarsi con i colori del tricolore: questa iniziativa è promossa dall'ANBI mediante l'azione locale dei Consorzi di bonifica e irrigazione. Acque Risorgive parteciperà all'evento illuminando di tricolore la nuova idrovora di Lova a Campagna Lupia, ubicata accanto all'impianto storico; queste luci saranno visibili dalla SS Romea.

"Si tratta di un gesto simbolico che intende richiamare l'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica sull'importanza del ruolo ricoperto dai Consorzi di bonifica come il nostro nella gestione delle risorse idriche, specialmente oggi, in cui il territorio affronta gli effetti del cambiamento climatico", afferma il presidente Federico Zanchin. "Gli impianti idrovori e le opere idrauliche gestiti da Acque Risorgive rappresentano un patrimonio ed è nostro dovere farne conoscere l’utilità per la collettività. Se oggi spegnessimo gli interruttori, una parte considerevole del territorio verrebbe sommersa. Illuminando le idrovore per una notte, vogliamo amplificare la nostra voce."

Oltre all'impianto di Lova, il Consorzio di bonifica, sin dal 2022, provvede a illuminare con fari tricolori gli impianti idrovori di Tessera, Malcontenta, il manufatto Torre di Burri a San Giorgio delle Pertiche e la porta Antonella a Camposampiero.

L'iniziativa di ANBI, in collaborazione con ANBI Veneto, è volta a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'urgenza di scelte infrastrutturali di fronte all'intensificazione degli eventi climatici estremi, dalla siccità alle alluvioni. Due sono gli interventi maggiormente auspicati: in primo luogo, l'avvio del Piano Invasi, proposto in collaborazione con Coldiretti, per la creazione di 10.000 bacini multifunzionali, prevalentemente di dimensione medio-piccola, entro il 2030, di cui 400 sono già pronti per essere cantierati; in secondo luogo, il sblocco dei 946 milioni di euro previsti dalla prima tranche di finanziamenti del P.N.I.S.S.I., che sostiene investimenti per 12 miliardi in un decennio, al fine di migliorare l'efficienza della rete idrica nazionale.