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Il "no" dei Bellunesi
19.03.2025 - 16:13
La delegazione bellunese a Parma
"No al cibo costruito in laboratorio, sì alla naturalità e alla genuinità". Questo il messaggio che la vice presidente della Provincia di Belluno, Silvia Calligaro, ha portato a Parma, dove ha affiancato la delegazione di agricoltori bellunesi in una manifestazione davanti alla sede dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa). L'ente, che esamina le richieste di autorizzazione per i cosiddetti "novel food", è diventato il simbolo della protesta contro la diffusione di alimenti di origine sintetica.
"Non abbiamo bisogno di laboratori che producono cibo artificiale", ha dichiarato Calligaro. "Servono invece politiche che consentano ad agricoltori e allevatori di continuare a svolgere il proprio lavoro, producendo alimenti di alta qualità, vero vanto del Made in Italy".
Secondo la vice presidente, il settore primario, in particolare nelle aree montane, non è solo una fonte di sostentamento, ma un pilastro per la tutela del paesaggio e la lotta allo spopolamento. "Abbiamo bisogno di semplificazione e misure adeguate per garantire il futuro dell'agricoltura di montagna", ha aggiunto, ribadendo la necessità di un sostegno concreto a chi ogni giorno lavora per portare in tavola prodotti sani e naturali.
La manifestazione di Parma si inserisce in un più ampio dibattito sulla regolamentazione dei novel food, che vede contrapporsi innovazione e tradizione. Gli agricoltori bellunesi, insieme a molti altri rappresentanti del settore, chiedono alle istituzioni di tutelare i prodotti genuini e il lavoro di chi opera nel rispetto della natura e della tradizione alimentare italiana.
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