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Verona al fianco delle nuove generazioni: un servizio di assistenza per l'inserimento in società

Dal 2017, il Comune di Verona ha attivato una serie di servizi per i giovani "fragili" che, dopo aver vissuto in comunità o in affido, affrontano la difficile transizione verso l’autonomia

Servizi sociali Verona

Servizi sociali Verona

Anche le realtà più virtuose, dove i cittadini in difficoltà ricevono sistematicamente gli aiuti necessari, devono affrontare le difficoltà di inserimento nella società delle persone riabilitate, specie se giovani dal passato difficile.

A Verona, il Comune è da anni in prima linea nel sostenere questi "careleavers", giovani adulti che, pur essendo legalmente maggiorenni, non hanno ancora la piena autonomia necessaria per affrontare il mondo del lavoro, dell'abitazione e degli studi.

Da anni, infatti, il Comune ha attivato servizi mirati per giovani tra i 18 e i 25 anni che si trovano in situazioni di difficoltà e senza il sostegno di una rete familiare. Questi servizi spaziano dall'aiuto nella ricerca di un alloggio, al supporto nell'inserimento lavorativo, fino alla possibilità di completare il proprio percorso di studi. A fianco di questi giovani, vengono offerti anche servizi di supporto psicologico e sportelli specifici per ragazzi over 16.

L'iniziativa, partita come un esperimento nel 2017, ha visto Verona tra i primi enti a livello nazionale a investire in questo tipo di supporto. L’attività si è sviluppata con l’attivazione di un tavolo di coordinamento tra enti pubblici e realtà del Terzo Settore, impegnato a costruire una rete di aiuti per questi ragazzi. Tra i progetti più significativi vi è il cohousing, che ha accolto 90 giovani dal 2017, gestito da organizzazioni del Terzo Settore, e il progetto "Fidati", avviato in collaborazione con Fondazione Cariverona e la Cooperativa Sociale Energie Sociali. Quest'ultimo ha raggiunto ben 450 giovani nell'ultimo anno, offrendo accompagnamento educativo, sportello psicologico e supporto per la formazione degli operatori.

A partire dal 2025, questi servizi, che fino ad oggi erano sperimentali, diventeranno parte integrante delle attività del Comune di Verona, diventando strutturali e continuativi per i giovani della città.

“La speranza e il futuro sono i temi principali di questi progetti – ha dichiarato l’assessora ai Servizi Sociali, Luisa Ceni –. Si tratta di giovani che hanno vissuto in contesti fragili e che ora hanno la possibilità di costruire una vita autonoma, grazie a un impegno che coinvolge pubbliche istituzioni e il Terzo Settore. Questi progetti offrono loro l’opportunità di trovare una casa e di inserirsi nel mondo del lavoro, un traguardo fondamentale per la loro vita adulta.”

Durante la conferenza stampa di presentazione dei risultati, sono intervenuti anche i rappresentanti delle organizzazioni coinvolte, tra cui Marco Zampese, direttore della cooperativa Il Samaritano di Opera Caritas Veronese, Chiara Castellani, responsabile del settore Abitare della Coop. Energie Sociali, e Giuliana De Guidi, responsabile operativa del progetto Neo Maggiorenni del Comune di Verona.

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