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Pedemontana Veneta: De Berti risponde al Pd, “Accuse strumentali e senza fondamento”

La vicepresidente della Regione Veneto difende la superstrada: “Opera strategica voluta da territori e categorie economiche”

Elisa De Berti, vicepresidente della Regione Veneto

Elisa De Berti, vicepresidente della Regione Veneto

Elisa De Berti, vicepresidente della Regione Veneto e assessore alle Infrastrutture, ha risposto con fermezza alle accuse del Partito Democratico riguardo alla sostenibilità economica della superstrada Pedemontana Veneta (SPV). Secondo De Berti, le critiche mosse dalla consigliera Camani e dal Pd sono “strumentali e ingiustificate”, nate da un’ansia da campagna elettorale e prive di fondamento. La vicepresidente ha ribadito che l’opera è stata una scelta strategica voluta dal territorio e dalle categorie economiche locali, con un impatto ambientale contenuto, frutto di un progetto che ha attraversato decenni di discussioni politiche senza mai essere fermato o criticato dai governi precedenti.

"Quella della Pedemontana è una grande opera riconosciuta come strategica, che risponde a esigenze concrete di mobilità. Più di 80.000 veicoli al giorno scelgono questa infrastruttura: chi la utilizza non è folle, ma consapevole della sua utilità", ha dichiarato De Berti, difendendo il progetto che si sviluppa su un tracciato originariamente proposto dai Comuni negli anni ’90.

De Berti ha sottolineato l’ipocrisia della sinistra, che oggi si lamenta dell’opera ma in passato non ha mai sollevato obiezioni concrete, nemmeno quando il Pd era al governo. La Pedemontana, ha ricordato, è stata costruita su una richiesta del territorio, con il supporto delle categorie economiche e degli enti locali. Inoltre, le scelte fatte in fase progettuale hanno permesso una realizzazione in trincea, riducendo l’impatto ambientale, ma a un costo maggiore.

"La sinistra chiede oggi il sostegno per il trasporto pubblico locale, ma non riconosce che anche la Pedemontana, come ogni altra grande opera, necessita di un sostegno pubblico nelle fasi iniziali", ha aggiunto. De Berti ha evidenziato che, grazie alla rinegoziazione del piano economico-finanziario avvenuta nel 2017, la Regione ha evitato una spesa di oltre 10 miliardi di euro, contenendo l’integrazione finanziaria a una cifra tra i 30 e i 50 milioni di euro, cifra ritenuta sostenibile e trasparente.

A confermare l’efficacia della Pedemontana, la vicepresidente ha citato uno studio indipendente di Unioncamere del Veneto, che ha analizzato i benefici economici, ambientali e sociali dell’opera. I risultati dimostrano che la superstrada ha ridotto i tempi di percorrenza di circa 20 minuti su tratte superiori ai 50 km, ha migliorato la sicurezza stradale e ha ridotto le emissioni inquinanti, con un ritorno complessivo stimato di 1,4 euro per ogni euro investito.

"Inoltre, la Pedemontana è un volano economico per il Veneto, con oltre 80.000 veicoli al giorno e un crescente utilizzo da parte di imprese e cittadini. La Regione ha anche introdotto agevolazioni tariffarie del 60% per i veicoli leggeri su tratte interne", ha concluso De Berti.

Secondo la vicepresidente, il Partito Democratico continua a fare un’opposizione sterile, senza proporre alternative concrete. La Pedemontana, afferma De Berti, è una realtà utile e strategica, e la Regione continuerà a lavorare per migliorarla, contrastando le polemiche senza fondamento.

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