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Tagli alla sanità

RSA, nuova stangata per i malati gravi

Un emendamento del governo scarica sui pazienti i costi assistenziali. Il PD Veneto: "Colpo di mano vergognoso"

Chiara Luisetto denuncia i nuovi tagli alla sanità veneta

Chiara Luisetto denuncia i nuovi tagli alla sanità veneta

Un duro colpo per le famiglie con parenti ricoverati nelle RSA. Con l'approvazione di un emendamento al disegno di legge 1241, il governo ha deciso di escludere una serie di servizi assistenziali dal perimetro delle prestazioni sanitarie coperte dallo Stato, scaricandone i costi su pazienti, famiglie e Comuni.

A denunciare la misura sono le consigliere regionali del Partito Democratico, Chiara Luisetto e Vanessa Camani, che attaccano duramente la decisione: "La destra al governo, con il sostegno della Giunta regionale veneta, ha scelto di cancellare diritti fondamentali alla salute, lasciando le persone più fragili senza tutele".

L'emendamento, presentato dalla senatrice leghista Maria Cristina Cantù, stabilisce che servizi come l'igiene personale per i pazienti non autosufficienti e la distribuzione dei pasti non rientrino più tra le prestazioni sanitarie, trasformandoli in costi a carico delle famiglie. Una scelta che, secondo il PD, ignora le gravi conseguenze dell’invecchiamento della popolazione e la crescente diffusione di malattie neurodegenerative come Alzheimer e demenza senile.

"È impossibile distinguere con certezza tra prestazione sanitaria e assistenziale in questi casi – concludono le consigliere – ma il governo ha deciso di tagliare con l’accetta, abbandonando gli anziani più bisognosi di cure".

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