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Bonus nido e contributi aggiuntivi: fino a 1.000€ per le famiglie

Oltre al bonus INPS, ecco le altre agevolazioni disponibili per chi ha figli piccoli

Bonus nido 2025 in ritardo: quando si potrà fare domanda?

Le famiglie con bambini sotto i 3 anni possono accedere a diversi contributi economici per sostenere le spese dell’asilo nido. Oltre al bonus nido dell’INPS, attivo anche per il 2025, esistono altre agevolazioni erogate da enti bilaterali e specifiche categorie di lavoratori. Alcuni di questi contributi sono compatibili e cumulabili con il bonus INPS, permettendo di ottenere un rimborso maggiore sulle rette scolastiche.

Il bonus nido INPS, rinnovato per il 2025, prevede un contributo fino a 3.000€ per ogni bambino iscritto a un asilo nido pubblico o privato. Per i nati nel 2024, l’importo sale a 3.600€. L’accesso al bonus è regolato dall’ISEE, con importi che variano in base al reddito familiare.

Chi lavora o ha lavorato nel Gruppo Poste Italiane o nella Gestione Fondo IPOST può beneficiare di un ulteriore bonus fino a 500€. Questo contributo è destinato sia ai dipendenti attuali che ai pensionati ex dipendenti e si aggiunge al bonus nido dell’INPS. Tuttavia, le domande per il 2025 non sono ancora aperte, poiché l’ultima finestra si è chiusa il 31 dicembre scorso.

Per chi non rientra tra i dipendenti di Poste Italiane, gli enti bilaterali offrono diverse forme di sostegno economico:

  • Torino – EBT ed EBLT: fino a 500€ per le famiglie con figli che frequentano nidi o scuole d’infanzia.

  • Como – EBT e EBTL: copertura fino al 50% delle spese sostenute, per un massimo di 450€, con ISEE inferiore a 30.000€ (domanda entro il 17 dicembre 2025).

  • EBIDIM (Distribuzione Moderna Organizzata): bonus annuale una tantum di 200€ per figli fino a 18 anni (ISEE massimo 25.000€).

  • EBIART (Friuli Venezia Giulia): contributo fino a 1.000€ annui per la tariffa d’iscrizione ai nidi d’infanzia (domande dal 10 maggio 2025).

Molti di questi aiuti sono compatibili con il bonus nido INPS, permettendo alle famiglie di cumulare diversi benefici. Per accedere ai contributi è necessario controllare i requisiti ISEE e le scadenze per la presentazione delle domande, che variano in base all’ente erogatore.

Grazie a queste misure, le famiglie possono alleggerire il peso economico delle rette scolastiche e garantire ai propri figli un accesso più agevole ai servizi per l’infanzia.

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