Imprese venete e clima: uno studio di Ca' Foscari mostra la strada da seguire

Il 50% delle imprese venete ha una percezione medio-alta dei rischi legati ai cambiamenti climatici, ma molte di esse incontrano difficoltà nell’individuare soluzioni adeguate. È quanto emerge dal report pubblicato dal gruppo di ricerca della Venice School of Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia, realizzato nell’ambito del partenariato esteso Grins, finanziato dal Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Lo studio, coordinato dalle professoresse Chiara Mio e Monica Billio, con il contributo dei ricercatori Marco Fasan, Francesco Scarpa e Cristina Gianfelici, ha analizzato le strategie climatiche adottate dalle imprese del Veneto. Il questionario, sottoposto a un campione di 2.032 aziende, ha coinvolto principalmente imprese manifatturiere (29%) ed edili (18%), distribuite nelle province di Treviso (22%), Vicenza (21%), Venezia (19%) e Padova (16%), con una presenza minore a Belluno (4%) e Rovigo (2%).

La ricerca evidenzia che la maggior parte delle aziende coinvolte sono piccole e medie imprese (PMI): il 77% ha tra i 10 e i 49 addetti, mentre il 21% ne conta tra 50 e 249. Solo il 2% rientra nella categoria delle grandi imprese con almeno 250 dipendenti.

Secondo le autrici dello studio, le imprese venete sono consapevoli dei rischi climatici e dell’impatto sulle proprie attività, ma si trovano ancora nelle fasi iniziali del processo di adattamento e mitigazione. Al momento, le strategie adottate si concentrano su soluzioni protettive e ottimizzazione operativa, piuttosto che su cambiamenti strutturali più profondi.

Per accelerare la transizione verso modelli più sostenibili, lo studio sottolinea la necessità di supportare le aziende con iniziative di formazione specifiche e strumenti operativi adeguati. Un passo indispensabile per rendere il tessuto imprenditoriale veneto più resiliente di fronte alle sfide ambientali del futuro.