Perfect Days: una rappresentazione brutale e senza filtri della vita nelle periferie venete

Lo spettacolo di Nicolò Sordo in scena al Teatro Camploy: un viaggio tra dipendenze, sogni infranti e marginalità

Adamo Chiesa

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02.04.2025 - 06:00

Una scena dello spettacolo

Giovedì 3 aprile alle ore 20.45, il Teatro Camploy ospiterà Perfect Days, lo spettacolo scritto e interpretato dal veronese Nicolò Sordo, autore già premiato per la sua intensa vena drammaturgica. Con questa pièce, Sordo racconta un angolo di provincia veneta in cui il tempo sembra sospeso tra noia, vizi e illusioni di grandezza. Ambientata in una stazione di servizio aperta 24 ore su 24, la storia ruota attorno a Leone, gestore del distributore, uomo carismatico e autoritario, rispettato e temuto. Accanto a lui si muovono personaggi emblematici della marginalità: Mister Pizza, un pizzaiolo con problemi di alcol e patente ritirata, e Lou Piang, un ragazzo taciturno che comunica solo attraverso le canzoni di Lou Reed. Attorno a loro, un’umanità di nottambuli disperati cerca una via di fuga tra il bar, le slot machine e la compagnia delle benzinaie multietniche. La pièce affronta tematiche urgenti come il maschilismo, il razzismo e la dipendenza dal gioco d’azzardo, restituendo un affresco crudo e poetico di una provincia depressa e senza redenzione. La lingua del testo è il dialetto veneto, scelta che conferisce autenticità e potenza espressiva alla narrazione. Lo spettacolo è stato realizzato nell’ambito del progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione, promosso dalla Regione Veneto e dal Teatro Stabile del Veneto. Nicolò Sordo, classe 1992, si conferma una delle voci più interessanti della drammaturgia contemporanea, dopo il successo di Ok Boomer (Anch’io sono uno stronzo), vincitore del Premio Riccione Tondelli 2021. Un'occasione imperdibile per immergersi in un racconto teatrale che, tra ironia e amarezza, restituisce un ritratto autentico e spietato della provincia italiana.

Giovedì 3 aprile alle ore 20.45, il Teatro Camploy ospiterà Perfect Days, lo spettacolo scritto e interpretato dal veronese Nicolò Sordo, autore già premiato per la sua intensa vena drammaturgica. Con questa pièce, Sordo racconta un angolo di provincia veneta in cui il tempo sembra sospeso tra noia, vizi e illusioni di grandezza.

Ambientata in una stazione di servizio aperta 24 ore su 24, la storia ruota attorno a Leone, gestore del distributore, uomo carismatico e autoritario, rispettato e temuto. Accanto a lui si muovono personaggi emblematici della marginalità: Mister Pizza, un pizzaiolo con problemi di alcol e patente ritirata, e Lou Piang, un ragazzo taciturno che comunica solo attraverso le canzoni di Lou Reed. Attorno a loro, un’umanità di nottambuli disperati cerca una via di fuga tra il bar, le slot machine e la compagnia delle benzinaie multietniche.

La pièce affronta tematiche urgenti come il maschilismo, il razzismo e la dipendenza dal gioco d’azzardo, restituendo un affresco crudo e poetico di una provincia depressa e senza redenzione. La lingua del testo è il dialetto veneto, scelta che conferisce autenticità e potenza espressiva alla narrazione.

Lo spettacolo è stato realizzato nell’ambito del progetto Te.S.eO. Veneto – Teatro Scuola e Occupazione, promosso dalla Regione Veneto e dal Teatro Stabile del Veneto. Nicolò Sordo, classe 1992, si conferma una delle voci più interessanti della drammaturgia contemporanea, dopo il successo di Ok Boomer (Anch’io sono uno stronzo), vincitore del Premio Riccione Tondelli 2021.

Un'occasione imperdibile per immergersi in un racconto teatrale che, tra ironia e amarezza, restituisce un ritratto autentico e spietato della provincia italiana.