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Verona Rugby scende in campo contro le dipendenze

Un incontro aperto alla cittadinanza, in collaborazione con Synlab, per sensibilizzare su dipendenze da sostanze, gioco, cibo spazzatura e nuove tecnologie

Verona Rugby scende in campo contro le dipendenze

Verona Rugby scende in campo contro le dipendenze

Non solo sport, ma anche attenzione al benessere psicofisico e alla salute dei più giovani. Il Verona Rugby si conferma ancora una volta una realtà attenta al sociale e alla crescita dei propri atleti anche fuori dal campo. La società antracite ha organizzato, in collaborazione con Synlab, un incontro pubblico dal titolo “Dipendenze: impariamo a conoscerle per prevenirle”, in programma lunedì 7 aprile alle ore 18 nella sala conferenze del Payanini Center.

L’evento, gratuito e aperto alla cittadinanza, vedrà la partecipazione dello staff tecnico e dei giocatori del club, oltre che delle famiglie degli atleti. Al centro dell’iniziativa, un ampio confronto sulle diverse forme di dipendenza che oggi colpiscono soprattutto le nuove generazioni: non solo sostanze stupefacenti, tabacco e alcol, ma anche gioco d’azzardo, cibo spazzatura e uso compulsivo delle tecnologie digitali.

A guidare il dibattito sarà la dottoressa Antonella Agnello, con gli interventi della dottoressa Cinzia Vettorello, psicologa e psicoterapeuta di Synlab, del dottor Antonello Livrieri, psicologo della società sportiva, e della dottoressa Lucia Parks, biologa nutrizionista del Verona Rugby.

“Viviamo in una società in cui i ragazzi manifestano fragilità che non possiamo ignorare – ha dichiarato la presidente del Verona Rugby, Raffaella Vittadello –. Questo incontro rappresenta un piccolo ma importante contributo per sostenere la crescita morale e psicologica dei nostri tesserati. Sono orgogliosa di questa iniziativa e del valore che la nostra comunità continua a dimostrare”.

Dello stesso avviso anche la dottoressa Agnello, che sottolinea come “questi comportamenti, se trascurati, possano evolversi in vere e proprie patologie. Intervenire in modo tempestivo è fondamentale per evitare conseguenze gravi, soprattutto nei giovani, che devono imparare a riconoscere i segnali di allarme”.

Infine, Cesare Gallorini, direttore Synlab per il Nord Est, ha ribadito il valore dell’evento: “Promuovere una cultura della salute è parte della nostra missione. Incontri come questo rafforzano la prevenzione e diffondono consapevolezza, contribuendo al benessere psicofisico non solo degli atleti, ma di tutta la comunità”.

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