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Elezioni regionali, Zaia rassicura: “In Veneto si voterà”

Il presidente della Regione attende il parere del Consiglio di Stato per fissare la data delle urne: "Serve certezza, vogliamo evitare elezioni bis e ricorsi inutili"

Luca Zaia sulle elezioni regionali 2025

Luca Zaia sulle elezioni regionali 2025

Il Veneto andrà al voto, ma al momento resta ancora un punto interrogativo sulla data esatta. È quanto ha spiegato oggi il presidente della Regione, Luca Zaia, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla conclusione dell'attuale legislatura e sull’avvio della nuova tornata elettorale.

La questione è di natura giuridica: il dubbio riguarda quale norma debba essere applicata per stabilire la scadenza del mandato. Da un lato c’è la legge regionale, che prevede elezioni nella finestra primaverile; dall’altro, quella nazionale, che stabilisce il voto entro 60 giorni dal termine naturale della legislatura, spostando quindi la data verso l’autunno, tra ottobre e novembre.

“Il Consiglio di Stato è chiamato a dirimere questa incertezza – ha dichiarato Zaia –. Appena ci sarà chiarezza, firmerò il decreto per indire le elezioni senza alcun problema”. E mette in guardia dai rischi di una convocazione sbagliata: “Vogliamo evitare il rischio di un ricorso temerario al TAR che ci costringa a votare due volte. Serve certezza normativa”.

Zaia ha poi precisato che il tema del terzo mandato, oggetto di discussione politica e giurisprudenziale dopo la recente sentenza della Consulta, non ha nulla a che vedere con la scelta della data: “Chi dice che devo convocare le elezioni dopo la sentenza non ha capito niente. Sono due questioni completamente distinte”.

Nel frattempo, Zaia ribadisce che la sua amministrazione non è affatto ferma: “Non siamo in un limbo. Fino all’ultimo giorno lavoreremo come sempre. Abbiamo ancora 350 milioni di fondi europei da programmare. Non lascerò pozzi avvelenati a chi verrà dopo di me”.

Infine, il presidente ha commentato anche le recenti defezioni di alcuni consiglieri dalla Lega, escludendo qualsiasi fuga dal partito: “Succede quando il consenso non è più alle stelle. Ma la ditta non chiude. Noi andiamo avanti”.

In attesa del parere del Consiglio di Stato, il clima politico in Veneto resta vigile. Ma una cosa è certa: la macchina elettorale è pronta a partire. Appena arriverà il via libera.

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