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Elezioni regionali

Tensione in Consiglio Regionale: Camani accusa Zaia di forzare la legge

La capogruppo del Pd in Consiglio regionale contro il tentativo della maggioranza di rinviare le elezioni: "Si cerca di allungare la legislatura aggirando le regole"

Vanessa Camani attacca Zaia

Vanessa Camani attacca Zaia

Il dibattito sulle elezioni regionali del Veneto si accende in Consiglio, dove la capogruppo del Partito Democratico Vanessa Camani ha denunciato apertamente quella che definisce "una forzatura" da parte della maggioranza guidata da Luca Zaia. Nel mirino, la proposta della minoranza per abolire la finestra elettorale primaverile, considerata l’origine di un’ambiguità normativa che il presidente Zaia – secondo Camani – starebbe sfruttando per estendere la durata della legislatura regionale.

“Oggi in Prima commissione consiliare abbiamo illustrato la nostra proposta di legge – ha dichiarato Camani – con l’obiettivo di eliminare ogni alibi interpretativo sulla data delle elezioni. Ma Zaia, nonostante affermi di non aver mai chiesto una proroga, sta cercando di legittimarla con un’interpretazione discutibile che antepone la legge regionale a quella nazionale”.

Secondo la capogruppo dem, il ricorso al Consiglio di Stato e l’insistenza sulla difesa dell’autonomia regionale sarebbero strumenti per sostenere la possibilità di votare in autunno, ritardando così il ritorno alle urne. Una manovra che trova il suo culmine – ha spiegato Camani – nella “pesantissima opposizione” da parte dei consiglieri leghisti Favero e Corsi alla proposta Pd.

"Durante la discussione è persino emersa l’ipotesi che Zaia debba restare in carica per inaugurare le Olimpiadi, come se ciò potesse giustificare una deroga democratica – ha sottolineato Camani –. Un’argomentazione umanamente comprensibile, ma politicamente inaccettabile".

Infine, la consigliera ha ricordato una dichiarazione del governatore risalente al 2020, quando, in piena pandemia, Zaia definì lo slittamento delle elezioni “una sospensione della democrazia”. “È incredibile – ha concluso Camani – come oggi si cerchi invece di giustificare l’esatto contrario”.

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