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Papa Francesco

Cinque curiosità sul Papa che forse non conoscevi

Dal passaporto al profilo social

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Papa Francesco

Nel giorno del funerale di Papa Francesco, proviamo a ricordare alcune peculiarità sulla sua figura.

1. Il passaporto… ma non serve quasi mai

Il Papa aveva un passaporto vaticano, con tanto di numero identificativo 001. Tuttavia, per i suoi viaggi apostolici, non passava i controlli di frontiera come un comune viaggiatore: era accolto dalle autorità dei Paesi ospitanti con gli onori di un capo di Stato. Papa Francesco, argentino di nascita, aveva rinunciato al suo passaporto argentino una volta eletto, scegliendo di usare solo quello vaticano.

2. Viveva in una “foresteria”

A differenza dei suoi predecessori, Papa Francesco non ha vissuto nel sontuoso appartamento papale del Palazzo Apostolico. Dal giorno della sua elezione nel 2013, ha scelto una soluzione più semplice: Casa Santa Marta, una struttura utilizzata normalmente come foresteria per prelati in visita. Una scelta simbolica di sobrietà e vicinanza alla gente, perfettamente in linea con il suo stile.

3. È stato il Papa più “social” della storia

Anche se non pubblicava selfie né scorreva le storie su Instagram, Papa Francesco rimarrà il pontefice con la più ampia presenza sui social. Il suo account Twitter (@Pontifex) è tradotto in nove lingue ed è seguito da oltre 50 milioni di persone. Di recente, era approdato anche su Instagram con foto ufficiali e riflessioni quotidiane. Un modo per portare il messaggio cristiano anche nel mondo digitale.

4. Ha studiato chimica, non solo teologia

Prima di entrare in seminario, Jorge Mario Bergoglio ha conseguito un diploma come tecnico chimico e ha lavorato per un breve periodo in un laboratorio di analisi alimentari. Questa formazione scientifica si rifletteva spesso nei suoi discorsi, sempre aperti al dialogo con la scienza e con una particolare attenzione ai temi ambientali.

5. Il Papa non è infallibile… sempre

Contrariamente a quanto molti pensano, il Papa non è infallibile in tutto ciò che dice o fa. L’infallibilità papale, proclamata nel 1870 durante il Concilio Vaticano I, si applica solo quando il Pontefice parla “ex cathedra” su questioni di fede e morale, ovvero in modo solenne e ufficiale come guida della Chiesa universale. In tutti gli altri casi, anche il Papa può essere criticato o frainteso, come accade a qualsiasi figura pubblica.

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