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Marino Finozzi alla guida della Fondazione Città della Speranza: "Un impegno nel nome di mio figlio"

Dopo anni di impegno personale, Marino Finozzi è il nuovo presidente della prestigiosa fondazione di ricerca pediatrica

Marino Finozzi ospite alla sede di Veneto24

Marino Finozzi ospite alla sede di Veneto24

È un nome noto nel panorama istituzionale veneto e oggi ricopre un ruolo che unisce impegno, memoria personale e visione per il futuro: Marino Finozzi è il nuovo presidente della Fondazione Città della Speranza, una delle realtà più attive in Italia nella lotta contro le malattie pediatriche. Intervistato da Radio Veneto24 nel programma Buongiorno Veneto, Finozzi ha raccontato con emozione e lucidità il suo percorso umano e professionale all’interno della Fondazione.

“Conosco la Fondazione da vent’anni. La scoprii nei primi anni Duemila, grazie a Franco Masello, socio fondatore. Mi colpì subito l’obiettivo che si erano posti: restituire dignità al reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale di Padova, allora in condizioni fatiscenti”, ha ricordato Finozzi.

Un racconto che si intreccia con la sua esperienza personale, segnata dalla malattia e dalla perdita del figlio Stefano nel 2005, a soli sei anni, a causa di un tumore incurabile. “Quella tragedia ci gettò nel buio, ma proprio la Fondazione ci offrì un po’ di luce, un’ancora. Per questo, da quel momento, non ho mai smesso di sostenerla”.

Negli anni, Finozzi è entrato nel direttivo della Fondazione e, di recente, è stato chiamato a guidarla come presidente. “È un incarico che ho accettato con profondo senso di responsabilità, anche nel nome di mio figlio”, ha dichiarato.

Uno dei simboli più tangibili del lavoro svolto dalla Fondazione è la Torre della Ricerca di Padova, un edificio di otto piani interamente occupato da ricercatori impegnati nello studio delle malattie pediatriche. “Dopo aver migliorato le condizioni dei reparti, ci siamo posti un obiettivo ancora più ambizioso: non dover più ricoverare bambini, ma trovare cure efficaci prima che la malattia si manifesti in modo grave”.

I risultati non sono mancati: in alcune forme di leucemia, ad esempio, le percentuali di mortalità si sono drasticamente ridotte, lasciando spazio alla speranza e a prospettive concrete di guarigione. “Oggi la Torre è un punto di riferimento nazionale: da ogni parte d’Italia, se c’è un sospetto di tumore pediatrico, le analisi vengono inviate a Padova, dove si ottiene una diagnosi tempestiva e precisa”.

Il presidente ha sottolineato l’importanza del contributo economico dei cittadini, soprattutto attraverso il 5 per mille, che non comporta costi aggiuntivi per i contribuenti ma rappresenta un supporto fondamentale per sostenere la ricerca scientifica.

“Nel 2024, grazie al 5 per mille, abbiamo raccolto due milioni e mezzo di euro: risorse vitali che ci permettono di finanziare nuovi progetti e dare una possibilità ai bambini colpiti da gravi patologie”.

Con la sua elezione, avvenuta simbolicamente alla vigilia della Domenica delle Palme, Finozzi ha dichiarato di voler rafforzare la presenza della Fondazione oltre i confini del Nord-Est, dove è oggi maggiormente conosciuta: “L’obiettivo è diventare una realtà nazionale, un faro per tutte le famiglie italiane che affrontano la malattia di un figlio. Purtroppo, ogni anno ci sono circa duemila nuovi casi di malattie pediatriche gravi. La speranza deve essere accessibile a tutti”.

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