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La polemica continua

Bambini dell’asilo visitano una moschea, Donazzan: “Scelta sbagliata, non si confondano le identità”

L’europarlamentare FdI critica l’iniziativa di una scuola di Ponte della Priula: “Il rispetto non significa rinunciare alle radici cristiane”

Elena Donazzan

Elena Donazzan

La visita di un gruppo di bambini dell’asilo in una moschea sta sollevando un vivace dibattito a livello nazionale. A intervenire con toni critici è l’europarlamentare di Fratelli d’Italia Elena Donazzan, che definisce l’iniziativa “una scelta profondamente sbagliata”, pur sottolineando il rispetto per ogni credo religioso.

L’episodio è avvenuto in una scuola paritaria FISM di Ponte della Priula, frazione di Susegana, in provincia di Treviso. Secondo quanto riferito, i bambini avrebbero anche preso parte a un momento di preghiera rivolti verso La Mecca, circostanza che ha innescato la reazione della parlamentare europea.

“Educare al rispetto è una cosa – ha dichiarato Donazzan – ma introdurre bambini in età così precoce a rituali religiosi che non appartengono alla nostra tradizione rischia di generare confusione in una fase delicata della crescita”.

Nel suo intervento, l’eurodeputata ha allargato lo sguardo alla situazione culturale generale del Paese, lamentando una crescente disaffezione verso il patrimonio cristiano da parte delle nuove generazioni:

“Sempre più coppie non battezzano i figli, e a scuola il Padre Nostro è ormai sconosciuto a molti. È in corso una progressiva erosione delle nostre radici cristiane, e questo dovrebbe preoccupare tutti”.

Donazzan ha anche posto l’accento sulla natura dell’istituto coinvolto, evidenziando come le famiglie che scelgono scuole paritarie spesso lo facciano anche per ricevere un’educazione coerente con determinati valori religiosi.

“Una moschea non è una chiesa – ha detto – né per simboli, né per contenuti. Negarlo è un atto di disonestà culturale”.

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