Schwazer torna in pista: il campione olimpico riparte con la 10 km di San Biagio di Callalta

Dopo due squalifiche per doping e una lunga battaglia legale, l’olimpionico altoatesino torna a gareggiare. L'esordio sarà nella Marca

Adamo Chiesa

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09.05.2025 - 16:50

Alex Schwazer

Alex Schwazer è pronto a rimettersi in marcia, letteralmente. A 40 anni, il campione olimpico della 50 km a Pechino 2008 tornerà in gara domani mattina alle 10.30, partecipando ai 10.000 metri di marcia nella fase regionale dei Campionati assoluti di società a San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso. L’atleta gareggerà con i colori dell’Atletica San Biagio, società dilettantistica a cui è tesserato dal 2024. Il ritorno arriva a distanza di un anno da un'altra apparizione, quella alla 20 km ad Arco (Trento), che avrebbe dovuto segnare il suo rientro e contemporaneamente il suo addio alle gare. Ma problemi fisici lo costrinsero allora a fermarsi. La carriera di Schwazer è stata segnata da successi e ombre. Oltre all’oro olimpico, vanta due bronzi mondiali (2005 e 2007) e un titolo europeo (2010), ma anche due pesanti squalifiche per doping. La prima nel 2012, per uso di eritropoietina, confessato dallo stesso atleta. La seconda nel 2016, per presunto uso di testosterone, lo ha tenuto lontano dalle competizioni per otto anni. Schwazer ha sempre negato il secondo episodio e ha condotto una lunga battaglia legale che si è chiusa con l’archiviazione penale per insussistenza del fatto. La giustizia sportiva, tuttavia, non ha mai revocato la sanzione. Il ritorno in pista rappresenta, per Schwazer, un nuovo tentativo di riprendersi il proprio spazio nell’atletica, lontano dalle polemiche e vicino allo sport che ha sempre amato.

Il ritorno arriva a distanza di un anno da un'altra apparizione, quella alla 20 km ad Arco (Trento), che avrebbe dovuto segnare il suo rientro e contemporaneamente il suo addio alle gare. Ma problemi fisici lo costrinsero allora a fermarsi.

La carriera di Schwazer è stata segnata da successi e ombre. Oltre all’oro olimpico, vanta due bronzi mondiali (2005 e 2007) e un titolo europeo (2010), ma anche due pesanti squalifiche per doping. La prima nel 2012, per uso di eritropoietina, confessato dallo stesso atleta. La seconda nel 2016, per presunto uso di testosterone, lo ha tenuto lontano dalle competizioni per otto anni. Schwazer ha sempre negato il secondo episodio e ha condotto una lunga battaglia legale che si è chiusa con l’archiviazione penale per "insussistenza del fatto". La giustizia sportiva, tuttavia, non ha mai revocato la sanzione.

Il ritorno in pista rappresenta, per Schwazer, un nuovo tentativo di riprendersi il proprio spazio nell’atletica, lontano dalle polemiche e vicino allo sport che ha sempre amato.