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Navi in ritardo, estate a rischio: rallenta il piano Actv per il rinnovo dei ferry

Slittano le consegne dei nuovi traghetti e i refitting si allungano. La linea 17 si affiderà a tre unità invecchiate

Navi in ritardo, estate a rischio: rallenta il piano Actv per il rinnovo dei ferry

Immagine di repertorio

L’estate si avvicina e la flotta dei ferry Actv arranca. Sulla linea 17 Tronchetto-Lido, una delle più trafficate della laguna, anche per il 2025 il servizio sarà garantito dalle tre unità attualmente operative: la Lido di Venezia, la San Nicolò e la Metamauco. Ma non senza problemi. La Marco Polo, traghetto chiave della flotta, è ancora ferma per un profondo intervento di ristrutturazione e non tornerà in servizio prima della fine dell’anno.

L'assenza della Marco Polo costringerà le altre tre navi, già provate dalle ore di moto accumulate, a uno sforzo supplementare. Il rischio concreto è quello di aumenti nei tempi d’attesa per utenti e mezzi in transito, soprattutto nelle settimane di massimo afflusso turistico.

I motivi del ritardo

Il cantiere esterno incaricato del refitting della Marco Polo ha accumulato mesi di ritardo: un mix di lavori più complessi del previsto e difficoltà nel reperimento dei materiali. L'intervento, che prevede anche la rimozione delle rampe laterali per aumentare la capienza a bordo, rappresenta un passaggio chiave nel piano di modernizzazione della flotta.

Nel frattempo, la San Nicolò è rientrata in servizio da circa un mese, dopo un intervento da 500mila euro che ha riguardato la revisione totale dei motori e degli impianti elettrici. Una boccata d’ossigeno, certo, ma non sufficiente a garantire la piena efficienza della linea nei mesi più caldi.

Piano investimenti sotto pressione

Il quadro si complica ulteriormente con i ritardi nella costruzione di tre nuovi traghetti affidata a un cantiere di La Spezia, finito sotto inchiesta per reati fiscali e costretto a rivedere l’intero assetto societario. Le consegne previste tra la fine del 2025 e il 2026 slitteranno, con possibili ricadute sull’intero piano di rilancio della navigazione pubblica lagunare, condiviso con il Comune di Venezia.

Investimenti per un servizio più moderno

Nonostante le difficoltà, il piano da 5,3 milioni di euro per l'ammodernamento della flotta prosegue. Gli interventi prevedono sostituzione di motori e impianti elettrici, miglioramento degli arredi e dei servizi igienici, installazione di sistemi di raccolta per le acque nere, oltre a interventi periodici ogni 1000 ore di moto e ogni cinque anni.

In parallelo, tra il 2025 e il 2028 è atteso l’arrivo di nuove unità a trazione ibrida e motobattelli foranei, a supporto del trasporto pubblico veneziano sempre più sotto pressione.

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