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Il fritto di mare alla chioggiotta: tradizione croccante tra le calli della laguna

Ecco la ricetta tipica come si prepara a Chioggia

Il fritto di mare alla chioggiotta: tradizione croccante tra le calli della laguna

Foto di repertorio

Un piatto che profuma di mare e tradizione, il fritto misto alla chioggiotta è una delle espressioni più genuine della cucina veneta. A Chioggia, storica cittadina lagunare, la frittura di pesce è un rito quotidiano che rispetta rigorosamente la qualità del pescato locale e le tecniche tramandate di generazione in generazione.

Gli ingredienti della tradizione

Alla base del piatto c’è solo pesce fresco, appena scaricato dai pescherecci del mercato ittico: sogliolette, seppioline, moeche (granchi molli, quando disponibili), gamberetti, scampi, calamaretti, acciughe o sardine. Tutto viene passato in farina bianca, talvolta mescolata con un po’ di semola fine per ottenere una croccantezza più decisa.

La preparazione, passo dopo passo

Dopo un’attenta pulizia, il pesce viene asciugato accuratamente e poi infarinato leggermente. Si frigge in olio di arachidi bollente (tra i 170° e i 180°C), pochi pezzi alla volta per non abbassare la temperatura e garantire una frittura leggera e non unta. Una volta dorato, il fritto va scolato su carta assorbente e salato subito, ancora caldo.

Come si serve a Chioggia

Il fritto misto si porta in tavola ben caldo, accompagnato da spicchi di limone o, a scelta, una spolverata di prezzemolo fresco. Spesso, a completare il piatto, non manca la polenta bianca, servita morbida o grigliata, perfetta per esaltare i sapori del mare.

Il segreto? La semplicità

A Chioggia si evita qualsiasi pastella pesante: qui il fritto è "nudo", asciutto e croccante. Il vero protagonista resta il pesce, che deve essere freschissimo. Anche l’olio è fondamentale: abbondate e sempre ben caldo, per ottenere un fritto dorato e non unto.

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