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26.05.2025 - 10:55
Foto di repertorio
Una comunità che si interroga, ascolta e costruisce ponti. È il significato profondo dell’evento “L’inclusione come progetto educativo e di vita”, che si è svolto venerdì 23 maggio al Teatro Cotogni di Castelmassa, come naturale proseguimento delle iniziative avviate il 2 aprile in occasione della Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo.
Quella giornata primaverile aveva visto al centro una camminata inclusiva organizzata dall’assessore alle Politiche Sociali Alice Trombella e dal consigliere con delega alle politiche giovanili Martina Zanella, insieme alle Scuole dell’infanzia e alla primaria "E. Panzacchi". Un chilometro di cammino tra i cittadini, inaugurato come "1 km educational", simbolo di un paese attivo non solo sul piano sportivo, ma anche umano.
Il momento si era concluso con un emozionante flash mob davanti al Municipio, dove bambini e bambine si erano esibiti insieme, senza distinzioni, mentre le vetrine dei negozi si tingevano di blu, colore simbolo dell’autismo. Un piccolo gesto collettivo che ha saputo parlare forte.
Ed è proprio da quell’esperienza che ha preso le mosse l’incontro di venerdì scorso, un pomeriggio intenso all’insegna della riflessione e dell’ascolto. Il sindaco Federico Ragazzi, aprendo i lavori, ha ribadito l’importanza del “prendersi cura” nelle sue forme più profonde, dal bambino all’adulto, attraverso la conoscenza, la formazione e il confronto.
Sul palco, due ospiti di rilievo: la docente Lorella Ghiotti, referente dello Sportello Autismo Rovigo, e la psicologa comportamentale Laura Delfino, co-fondatrice della startup sociale SbrisolAut. Con sguardi diversi ma complementari, hanno affrontato il tema dell’autismo non come limite, ma come diversa modalità di funzionamento, che merita di essere compresa, accolta e valorizzata.
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