Criminalità organizzata, il Veneto è nel mirino: la Regione è esposta alle infiltrazioni mafiose

Si tratta di una delle regioni italiane maggiormente esposte al rischio

Stefano Gabbiano

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27.05.2025 - 11:23

Criminalità organizzata, il Veneto è nel mirino: la Regione è esposta alle infiltrazioni mafiose

Foto di repertorio

Il Veneto si conferma una delle regioni italiane maggiormente esposte al rischio di infiltrazioni mafiose e di penetrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico e imprenditoriale. È quanto emerge dalla Relazione annuale 2024 della Direzione Investigativa Antimafia (DIA), che evidenzia come la combinazione tra vivacità economica e posizione geografica strategica renda il territorio particolarmente appetibile per interessi criminali di tipo affaristico. Secondo la DIA, a rendere il Veneto una terra di particolare interesse per le mafie è la sua capacità di attrarre importanti investimenti pubblici e privati, che possono diventare terreno fertile per operazioni di riciclaggio, frodi e controllo occulto di aziende e appalti. Le principali organizzazioni criminali coinvolte sono la 'ndrangheta calabrese e la camorra campana, già da tempo presenti in modo strutturato sul territorio. L’analisi contenuta nella relazione sottolinea come la 'ndrangheta si sia insediata nel tempo con modalità “silenziose”, agendo in modo discreto ma mantenendo la capacità di esercitare intimidazioni e pressioni violente laddove necessario, in particolare nei confronti di imprenditori o professionisti non disposti a collaborare. Non meno preoccupante è l’operatività della criminalità campana, che secondo la DIA continua a essere attiva nel traffico di droga e nelle attività di riciclaggio, settori nei quali ha dimostrato una significativa capacità di penetrazione anche in Veneto. Le evidenze raccolte nel 2024 comprendono numerose indagini, sentenze definitive e provvedimenti interdittivi emessi dalle prefetture venete, che confermano il persistente rischio di contaminazione criminale nei circuiti economici legali. L’allarme lanciato dalla DIA non riguarda solo i grandi centri urbani, ma anche aree periferiche e province meno esposte mediaticamente, dove le infiltrazioni risultano spesso più difficili da individuare.

Secondo la DIA, a rendere il Veneto una terra di particolare interesse per le mafie è la sua capacità di attrarre importanti investimenti pubblici e privati, che possono diventare terreno fertile per operazioni di riciclaggio, frodi e controllo occulto di aziende e appalti. Le principali organizzazioni criminali coinvolte sono la 'ndrangheta calabrese e la camorra campana, già da tempo presenti in modo strutturato sul territorio.

L’analisi contenuta nella relazione sottolinea come la 'ndrangheta si sia insediata nel tempo con modalità “silenziose”, agendo in modo discreto ma mantenendo la capacità di esercitare intimidazioni e pressioni violente laddove necessario, in particolare nei confronti di imprenditori o professionisti non disposti a collaborare.

Non meno preoccupante è l’operatività della criminalità campana, che secondo la DIA continua a essere attiva nel traffico di droga e nelle attività di riciclaggio, settori nei quali ha dimostrato una significativa capacità di penetrazione anche in Veneto.

Le evidenze raccolte nel 2024 comprendono numerose indagini, sentenze definitive e provvedimenti interdittivi emessi dalle prefetture venete, che confermano il persistente rischio di contaminazione criminale nei circuiti economici legali. L’allarme lanciato dalla DIA non riguarda solo i grandi centri urbani, ma anche aree periferiche e province meno esposte mediaticamente, dove le infiltrazioni risultano spesso più difficili da individuare.