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Violenza di genere

A Castelfranco Veneto nasce la "Stanza Rosa": un rifugio sicuro per donne e minori vittime di violenza

All’Ospedale San Giacomo un nuovo spazio protetto per l’accoglienza e la cura

A Castelfranco Veneto nasce la "Stanza Rosa": un rifugio sicuro per donne e minori vittime di violenza

L'inaugurazione

Un passo avanti importante nella tutela delle vittime di violenza: è stata inaugurata all’Ospedale di Castelfranco Veneto la “Stanza Rosa”, un ambiente riservato e protetto all’interno del Pronto Soccorso, pensato per accogliere donne e minori vittime di maltrattamenti domestici o abusi. Il progetto, sostenuto dall’Ulss 2 Marca Trevigiana, rientra nel percorso “Codice Rosa”, attivo dal 2017 e già operativo in altre strutture sanitarie del territorio.

La nuova stanza, realizzata grazie alla collaborazione tra istituzioni, aziende e cittadini, è frutto di un impegno corale che ha coinvolto il Comune, l’Ordine dei Medici, il personale sanitario e realtà del tessuto economico locale come CentroMarca Banca e Gallo Pubblicità. A firmarne l’allestimento anche la designer Monica Borsato e la consulente Claudia Vedelago.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, la direttrice dell’ospedale San Giacomo Paola Anello, il primario del Pronto Soccorso Carmelo Madia e la dottoressa Catia Morellato, referente aziendale per il percorso di tutela delle vittime. Accanto a loro anche autorità locali e rappresentanti del mondo associativo.

«La Stanza Rosa non è solo un luogo fisico, ma il simbolo di una comunità che si prende cura dei più fragili – ha dichiarato Benazzi –. Offrire un rifugio sicuro significa restituire dignità, ascolto e un primo passo verso la rinascita. È una battaglia che deve coinvolgere tutti: istituzioni, cittadini, medici, forze dell’ordine. Solo insieme possiamo sperare in un futuro libero dalla violenza».

Dal 2017 a oggi l’Ulss 2 ha identificato quasi 5.000 donne vittime di violenza, con 220 nuovi casi già registrati nel solo 2025. Le forme di maltrattamento rilevate sono prevalentemente fisiche, psicologiche, economiche e sessuali. I numeri confermano l’urgenza di strutture dedicate: luoghi protetti dove ricevere assistenza sanitaria, supporto psicologico e, se necessario, un primo ricovero.

La “Stanza Rosa” di Castelfranco si aggiunge a quelle già attive a Montebelluna, Conegliano e Treviso, e si inserisce in un più ampio disegno che prevede nuove aperture anche nei presidi di Oderzo e Vittorio Veneto. In un momento storico in cui la violenza di genere resta una delle emergenze sociali più gravi, questi spazi diventano un presidio di speranza e umanità.

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