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Sicurezza e sanità
01.06.2025 - 15:00
Foto di repertorio
Un’iniziativa non più rinviabile. A partire dal 2023, le segnalazioni di atti violenti, spesso verbali ma sempre più frequentemente fisici, nei confronti di medici, infermieri e personale socio-sanitario sono cresciute in modo allarmante. Un’escalation che non ha conosciuto tregua: nel 2024 i numeri si sono mantenuti elevati, e anche i primi mesi del 2025 non hanno fatto registrare segnali di inversione di tendenza.
La firma del protocollo è avvenuta questa settimana alla presenza del prefetto, del questore e dei comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza. Il documento prevede una serie di misure concrete: dall’installazione di telecamere di sorveglianza al potenziamento dei sistemi di allarme, dall’attivazione di linee telefoniche dirette con le forze dell’ordine alla presenza di vigilanza armata durante le ore più critiche. Ma non solo.
Il cuore dell’intesa sta anche nella prevenzione: sarà avviata una campagna di formazione specifica per gli operatori sanitari, volta a fornire strumenti pratici per riconoscere, gestire e disinnescare situazioni a rischio. In parallelo, si promuoverà una linea di “tolleranza zero” verso ogni forma di aggressività nei confronti del personale in camice bianco.
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