Superstrada Pedemontana Veneta, De Berti respinge le accuse: “Dati chiari smentiscono le polemiche infondate”

La vicepresidente regionale risponde alle critiche di Zanoni e Masolo

Stefano Gabbiano

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04.06.2025 - 10:12

De Berti

La vicepresidente della Regione Veneto e assessore alle infrastrutture, Elisa De Berti, interviene con fermezza sulle recenti dichiarazioni dei consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo riguardanti la Superstrada Pedemontana Veneta (SPV). Secondo De Berti, le accuse mosse dagli esponenti di opposizione sono basate su interpretazioni fuorvianti e dati manipolati, che non riflettono la reale situazione dell’infrastruttura. “La SPV registra una crescita costante e certificata del traffico – precisa De Berti – con un incremento superiore all’8% da aprile 2025 e un aumento dei ricavi da pedaggi di oltre il 6%. Questi numeri dimostrano un utilizzo crescente sia da parte dei veicoli leggeri sia del traffico pesante, contribuendo a ridurre il carico sulle strade interne e le arterie autostradali circostanti, con effetti positivi su sicurezza e incidentalità. La vicepresidente evidenzia come le accuse di un presunto debito di 6,2 miliardi di euro a carico dei veneti siano “una disinformazione volontaria”. “La SPV è stata realizzata con project financing, quindi non grava sul bilancio regionale – spiega – sebbene siano previste uscite per 39 anni, altrettanto dureranno gli incassi dei pedaggi, che mostrano flussi in crescita. Sul tema contestato dell’IVA, De Berti chiarisce che la questione è oggetto di un contenzioso giudiziario in corso tra la Regione e la società concessionaria, e sottolinea come l’amministrazione non abbia mai mostrato inerzia. Inoltre, riguardo alle penali per i ritardi nei lavori, l’assessore precisa che l’applicazione sarà definita solo al completamento ufficiale delle opere e in base alle disposizioni contrattuali, contestando categoricamente le accuse di mancata applicazione per “motivi di opportunità”. Conclude De Berti: “La Pedemontana è un’infrastruttura strategica, proiettata verso il futuro e non soggetta a giudizi superficiali e polemici, che rischiano solo di ingannare i cittadini.

La vicepresidente della Regione Veneto e assessore alle infrastrutture, Elisa De Berti, interviene con fermezza sulle recenti dichiarazioni dei consiglieri regionali Andrea Zanoni e Renzo Masolo riguardanti la Superstrada Pedemontana Veneta (SPV). Secondo De Berti, le accuse mosse dagli esponenti di opposizione sono basate su interpretazioni fuorvianti e dati manipolati, che non riflettono la reale situazione dell’infrastruttura.

“La SPV registra una crescita costante e certificata del traffico – precisa De Berti – con un incremento superiore all’8% da aprile 2025 e un aumento dei ricavi da pedaggi di oltre il 6%. Questi numeri dimostrano un utilizzo crescente sia da parte dei veicoli leggeri sia del traffico pesante, contribuendo a ridurre il carico sulle strade interne e le arterie autostradali circostanti, con effetti positivi su sicurezza e incidentalità".

La vicepresidente evidenzia come le accuse di un presunto debito di 6,2 miliardi di euro a carico dei veneti siano “una disinformazione volontaria”. “La SPV è stata realizzata con project financing, quindi non grava sul bilancio regionale – spiega – sebbene siano previste uscite per 39 anni, altrettanto dureranno gli incassi dei pedaggi, che mostrano flussi in crescita".

Sul tema contestato dell’IVA, De Berti chiarisce che la questione è oggetto di un contenzioso giudiziario in corso tra la Regione e la società concessionaria, e sottolinea come l’amministrazione non abbia mai mostrato inerzia. Inoltre, riguardo alle penali per i ritardi nei lavori, l’assessore precisa che l’applicazione sarà definita solo al completamento ufficiale delle opere e in base alle disposizioni contrattuali, contestando categoricamente le accuse di mancata applicazione per “motivi di opportunità”.

Conclude De Berti: “La Pedemontana è un’infrastruttura strategica, proiettata verso il futuro e non soggetta a giudizi superficiali e polemici, che rischiano solo di ingannare i cittadini".