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Mega-infrastrutture
09.06.2025 - 16:31
Foto delle nuove chiuse
È stato riaperto oggi, lunedì 9 giugno, alla presenza del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, lo sbarramento sul canale Brian, al confine tra i comuni di Caorle, Eraclea e San Stino di Livenza. L'opera ha subito dei rinnovamenti decisivi, che rimettono al passo con i tempi un impianto strategico essenziale per la tutela della risorsa idrica e la sicurezza idraulica di un’ampia porzione del Veneto Orientale.
L’opera, costata 2,1 milioni di euro, è parte di un più ampio pacchetto di interventi da oltre 15 milioni finanziati attraverso i cosiddetti “contributi Vaia”, destinati al Consorzio di Bonifica Veneto Orientale dal Commissario Delegato – incarico che all’epoca era ricoperto dallo stesso Zaia – per affrontare i danni causati dall’evento meteorologico del 2018 e rafforzare la resilienza del territorio.
La struttura sorge in località Brian, allo sbocco del canale omonimo nella Litoranea Veneta, e svolge un ruolo chiave nella gestione delle acque dolci in un bacino agricolo di circa 30.000 ettari. Durante la crisi idrica del 2022, ha supplito alla potabilizzatrice di Boccafossa, bloccata dalla salinità del fiume Livenza, garantendo l’approvvigionamento idrico alle località costiere.
I lavori, realizzati tra difficoltà tecniche e rallentamenti legati ai cambi di appaltatore, hanno riguardato la sostituzione delle paratoie con nuove strutture in acciaio inox, la manutenzione delle porte vinciane, il rifacimento completo degli impianti elettrici, l’installazione di sistemi di videosorveglianza e controllo remoto, oltre a importanti opere di consolidamento strutturale.
«Siamo riusciti a completare un’opera fondamentale per la gestione idraulica in un’area strategica e fragile», ha commentato Andrea Pegoraro, presidente del Consorzio di Bonifica, sottolineando come l’intervento faccia parte di un più ampio piano di adattamento climatico, che prevede anche l’innalzamento delle arginature costiere e la realizzazione di nuove opere regolative lungo la Litoranea Veneta.
Nel medio periodo, il Consorzio guarda anche al recupero della conca di navigazione e del ponte girevole alla foce del Brian, per rilanciare la navigabilità turistica lungo l’antica via d’acqua, un progetto già presentato nel padiglione IUAV alla Biennale di Architettura di Venezia.
«Quest’opera dà risposte concrete a un’area di bonifica di oltre 31.000 ettari», ha dichiarato Zaia. «Blocca la risalita del cuneo salino e trattiene l’acqua dolce nei periodi siccitosi. È un’infrastruttura strategica per il territorio e un esempio concreto di visione e pianificazione».
Alla cerimonia hanno preso parte numerosi rappresentanti istituzionali dei comuni del Veneto Orientale, dirigenti regionali, tecnici del Consorzio e il presidente di ANBI Veneto, Alex Vantini.
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