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Veneto Sicurezza: polizia locale più efficiente e vicina ai cittadini

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Riorganizzare i corpi di polizia locale per rafforzare il controllo del territorio e garantire maggior sicurezza ai cittadini. Questi gli obiettivi con cui la Giunta veneta ha stilato il disegno di legge in materia di polizia locale e politiche di sicurezza. “Il Veneto intende diventare una regione pilota nella riorganizzazione dei corpi di polizia locale – ha premesso l’assessore Corazzari, dettagliando i contenuti del nuovo ‘testo-quadro – e persegue l’obiettivo ambizioso di arrivare ad un sistema integrato tra le diverse forze dell’ordine, che assicuri in modo più efficiente la sicurezza urbana e il contrasto alla criminalità diffusa”. Il ‘perno’ del nuovo testo, che ora dovrà affrontare l’esame della commissione e del Consiglio regionale – sono i 3850 agenti di polizia urbana attualmente in servizio negli enti locali del Veneto . “Un contingente importante, ma sottodimensionato – ha avvertito Corazzari – perché il Veneto è storicamente sotto il parametro convenzionale di un agente ogni mille abitanti. Uno degli obiettivi sarà proprio quello di implementare le unità di polizia locale e i suoi corpi speciali, non appena sarà operativo lo sblocco del turn-over per i personale degli enti locali”. Il disegno di legge intende riorganizzare su scala territoriale e funzionale la polizia locale, attraverso gestioni associate su base distrettuale, e mira a mettere in dialogo operativo i diversi apparati di polizia, investendo su formazione degli agenti, messa in rete dei servizi informativi e condivisione dei presidi tecnico-operativi. “Ci interessa avere una polizia locale efficiente e moderna nel territorio, a servizio dei bisogni di sicurezza e protezione dei cittadini, qualificata per affrontare e contrastare i nuovi volti della criminalità, dalle contraffazioni allo spaccio agli assalti predatori delle bande organizzate – spiega Corazzari – Per migliorare la presenza e l’operatività dei corpi municipali è necessario aggiornare le normative regionali e adeguarle alla riforma degli enti locali in corso e al trasferimento di maggiori competenze che derivano dal decreto nazionale sulla sicurezza che porta il nome del ministro Salvini”.
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