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Turismo e territorio
12.06.2025 - 15:49
Immagine di repertorio
Il turismo all’aria aperta italiano si prepara a un’estate da record, trainato dalla forza organizzativa e dalla visione strategica delle imprese venete del comparto open air. Un risultato che non passa inosservato e che riceve il plauso dell’assessore al Turismo del Veneto, Federico Caner, intervenuto in occasione della presentazione dei dati previsionali sull’estate 2025 elaborati dal Centro Ricerche CISET dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
“Un sentito ringraziamento a FAITA-Federcamping e al presidente Alberto Granzotto – ha dichiarato Caner – per il grande lavoro svolto, a beneficio non solo delle imprese del settore, ma dell’intero sistema turistico nazionale. Le analisi presentate confermano la forza di un’associazione che sa fare sistema e guidare la trasformazione del turismo open air, portando il Veneto a consolidare la sua leadership”.
I dati parlano chiaro: per la stagione estiva 2025 si prevede il superamento dei 73 milioni di presenze nelle oltre 2.600 strutture all’aria aperta italiane, con oltre il 52% di ospiti provenienti dall’estero. Il Veneto, in particolare, si conferma motore trainante del settore, con tassi di occupazione molto alti già nei mesi centrali dell’estate e buone prospettive anche per la bassa stagione.
I campeggi del litorale regionale registrano previsioni di occupazione tra il 90% e l’80% già a giugno, con una tenuta solida fino alla fine di agosto, mai sotto il 75%. Anche il comparto lacustre mostra segnali di forte espansione, con un avvio più graduale ma una stabilità superiore all’80% da metà giugno fino a Ferragosto. Un dato che evidenzia non solo l’interesse costante verso la vacanza en plein air, ma anche una distribuzione più equilibrata dei flussi nel tempo.
L’analisi qualitativa restituisce un’immagine altrettanto positiva. Il livello di gradimento medio rilevato dagli utenti per i campeggi veneti tra metà maggio e metà giugno è di 84,7 su 100, in crescita rispetto allo scorso anno. Tra i punti di forza, spiccano la pulizia, la posizione, la professionalità del personale e l’attenzione verso le famiglie. Meno soddisfazione, invece, si registra su alcuni aspetti come i costi percepiti e i collegamenti infrastrutturali, che restano ambiti di miglioramento.
“La vacanza open air è oggi sinonimo di sostenibilità, qualità e libertà – ha aggiunto Caner –. Il Veneto ha sempre creduto in questo modello, ma è grazie all’impegno di FAITA e delle imprese che oggi possiamo parlare di un ecosistema maturo e innovativo”.
L’assessore ha infine rivolto un ringraziamento alle realtà imprenditoriali del settore: “Hanno saputo cogliere la sfida della modernizzazione, puntando su formazione, tecnologia, servizi e sostenibilità ambientale. Il Veneto continuerà a sostenere con convinzione questo percorso”.
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