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La Marca è un'eccellenza nella lotta all’ictus: premi internazionali agli ospedali di Treviso, Conegliano e al SUEM 118

Il Ca’ Foncello è ancora al vertice europeo

La Marca è un'eccellenza nella lotta all’ictus: premi internazionali agli ospedali di Treviso, Conegliano e al SUEM 118

L'eccellenza trevigiana

La sanità trevigiana si conferma tra le migliori in Europa nella gestione dell’ictus. Gli ospedali di Treviso, Conegliano e il SUEM 118 hanno ricevuto nuovi riconoscimenti internazionali nell’ambito degli Angels Awards, premi promossi dalla European Stroke Organisation (ESO) per valorizzare le strutture che offrono cure tempestive e di alta qualità ai pazienti colpiti da ictus.

In particolare, l’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso ha ottenuto per la quarta volta consecutiva il massimo riconoscimento, il Premio Diamante, mentre Conegliano si è distinto con il Premio Oro per la qualità del proprio percorso diagnostico-terapeutico. Il SUEM 118 di Treviso ha ricevuto, per il secondo semestre consecutivo, il Diamante EMS-Award, riservato ai migliori servizi di emergenza preospedaliera.

Ca’ Foncello: un punto di riferimento per l’intero Nordest

Guidata dal neurologo Simone Tonello, sotto la direzione del dr Domenico Marco Bonifati, la Stroke Unit dell’Ospedale Ca’ Foncello si conferma struttura “Hub” di riferimento per la cura dell’ictus. Nel 2024 ha trattato 395 pazienti, con 100 trombolisi e 85 procedure endovascolari. Nei primi mesi del 2025, i casi gestiti sono già 180, con 51 fibrinolisi e 40 interventi endovascolari.

«Numeri che dimostrano – sottolinea Tonello – come l’esperienza e la qualità del trattamento siano sempre più elevate. La gestione dell’ictus richiede un impegno corale di più unità operative: Neurologia, Pronto Soccorso, Radiologia, Neuroradiologia, Terapia Intensiva. Tutti contribuiscono a garantire interventi rapidi ed efficaci, fondamentali in una patologia in cui ogni minuto conta».

Conegliano, esempio virtuoso di rete ospedaliera

L’ospedale di Conegliano, classificato come centro “Spoke”, ha gestito con successo circa 50 casi di ictus nel 2024 con l’impiego della trombolisi. Il percorso, coordinato dal Pronto Soccorso diretto dalla dr.ssa Simona Brescianini, coinvolge neurologi, radiologi e anestesisti, con l’integrazione della telemedicina per garantire continuità diagnostica in sinergia con il Ca’ Foncello.

«Il riconoscimento Angels Oro – spiega Brescianini – è il frutto di un lavoro di squadra. Ma è fondamentale anche il ruolo della cittadinanza: il primo passo per salvare una vita è riconoscere i sintomi e chiamare subito il 118».

SUEM 118: soccorso tempestivo e coordinato

A completare il quadro d’eccellenza c’è il Servizio Urgenza Emergenza Medica (SUEM 118), diretto dalla dr.ssa Maraluisa Ferramosca, che ha ricevuto il premio EMS Diamante. Il riconoscimento valuta la capacità del sistema di emergenza di garantire diagnosi tempestive, corretta anamnesi, trasporto efficace e preavviso agli ospedali riceventi.

«La collaborazione tra soccorritori e ospedali – spiega Ferramosca – è determinante per ridurre i tempi di accesso alla terapia. Il monitoraggio continuo ci consente di ottimizzare protocolli e migliorare costantemente gli standard di intervento».

Il futuro: più formazione, più prevenzione

Il direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, esprime grande soddisfazione per il risultato ottenuto:
«Questi premi certificano la qualità del nostro lavoro. La prossima sfida è aumentare il numero di pazienti trattati, estendere i protocolli anche ai casi di ictus emorragico e investire nella formazione della popolazione, affinché riconosca i segnali precoci e agisca tempestivamente».

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