Emergenza abitativa a Verona, l’assessora Ceni chiarisce: "Nessuna scorciatoia, ma soluzioni concrete per i casi più gravi"

Modifiche al regolamento Agec per riqualificare gli alloggi sfitti e assegnarli a persone in difficoltà con permesso di soggiorno e lavoro, nel rispetto delle norme e senza saltare le graduatorie

Adamo Chiesa

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17.06.2025 - 17:42

L’assessora alle Politiche sociali e abitative, Luisa Ceni

Di fronte alle polemiche sollevate da alcuni esponenti del centrodestra sull’assegnazione di alloggi Agec alla Cooperativa La Casa per gli Immigrati, l’assessora alle Politiche sociali e abitative, Luisa Ceni, ha voluto fare chiarezza ribadendo che non c’è stata alcuna violazione delle norme né scorciatoie nelle graduatorie. «Non abbiamo dato uno schiaffo alle persone oneste che aspettano il loro turno – ha detto Ceni – ma stiamo fornendo risposte concrete al grave problema dell’emergenza abitativa, intervenendo prioritariamente sui casi più urgenti». Il progetto presentato dalla Cooperativa, finanziato con circa 120 mila euro, prevede la riqualificazione di cinque alloggi sfitti di proprietà Agec da destinare a venti persone in stato di emergenza abitativa, tutte regolarmente autorizzate a soggiornare in Italia e con un lavoro stabile in aziende veronesi. L’assessora ha sottolineato come il Comune, nel pieno rispetto delle normative, abbia modificato lo scorso settembre il regolamento di Agec per permettere a enti del Terzo settore, Onlus e associazioni di partecipare attivamente alla gestione dell’emergenza abitativa tramite interventi di manutenzione e recupero degli immobili pubblici inutilizzati. «In questo modo – ha spiegato Ceni – raddoppiamo le possibilità di rispondere al bisogno di casa, come già fatto da altre realtà come la Pia Opera Ciccarelli». «Siamo consapevoli che molto resta da fare – ha aggiunto l’assessora – e continuiamo a chiedere maggiori risorse alla Regione e al Governo, mentre registriamo con dispiacere che gli esponenti veronesi a questi livelli istituzionali preferiscono strumentalizzare politicamente iniziative di grande rilevanza sociale». Infine, Ceni ha evidenziato l’importanza di offrire un’opportunità di integrazione sociale a persone in difficoltà ma che contribuiscono alla comunità con un lavoro regolare, evitando così fenomeni di esclusione e marginalità sociale che rischierebbero di aggravare ulteriormente la situazione cittadina.

Il progetto presentato dalla Cooperativa, finanziato con circa 120 mila euro, prevede la riqualificazione di cinque alloggi sfitti di proprietà Agec da destinare a venti persone in stato di emergenza abitativa, tutte regolarmente autorizzate a soggiornare in Italia e con un lavoro stabile in aziende veronesi.

L’assessora ha sottolineato come il Comune, nel pieno rispetto delle normative, abbia modificato lo scorso settembre il regolamento di Agec per permettere a enti del Terzo settore, Onlus e associazioni di partecipare attivamente alla gestione dell’emergenza abitativa tramite interventi di manutenzione e recupero degli immobili pubblici inutilizzati. «In questo modo – ha spiegato Ceni – raddoppiamo le possibilità di rispondere al bisogno di casa, come già fatto da altre realtà come la Pia Opera Ciccarelli».

«Siamo consapevoli che molto resta da fare – ha aggiunto l’assessora – e continuiamo a chiedere maggiori risorse alla Regione e al Governo, mentre registriamo con dispiacere che gli esponenti veronesi a questi livelli istituzionali preferiscono strumentalizzare politicamente iniziative di grande rilevanza sociale».

Infine, Ceni ha evidenziato l’importanza di offrire un’opportunità di integrazione sociale a persone in difficoltà ma che contribuiscono alla comunità con un lavoro regolare, evitando così fenomeni di esclusione e marginalità sociale che rischierebbero di aggravare ulteriormente la situazione cittadina.