Allarme gas al palazzetto di San Bonifacio: ma è solo un’esercitazione ad alta intensità

Coinvolti 78 operatori e il servizio 118

Stefano Gabbiano

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19.06.2025 - 10:46

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Foto di repertorio

Sirene spiegate, evacuazione immediata e personale in tute protettive: ma niente panico. Era tutto previsto nell’ambito dell’esercitazione interforze messa in campo il 17 e 18 giugno presso il palazzetto dello sport di San Bonifacio, dove i Vigili del Fuoco hanno simulato uno scenario critico: una fuga di gas tossico con più persone colpite, tra vittime e intossicati gravi. Un test su larga scala ideato dalla Direzione Interregionale dei Vigili del Fuoco del Veneto e del Trentino-Alto Adige, in collaborazione con il Comando provinciale di Verona, per verificare l’efficacia operativa del nucleo specializzato NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico), potenziare il coordinamento tra corpi di soccorso e migliorare la risposta in situazioni ad alto rischio. Intervento massiccio e alta tecnologia A prendere parte alla simulazione, 78 vigili del fuoco provenienti da tutti i comandi provinciali veneti, con rinforzi da Trento, Bolzano, Mantova e Brescia. Il nucleo NBCR di Mestre ha operato in prima linea insieme a un posto di comando avanzato, fulcro della gestione strategica dell’intervento. Determinante anche il supporto del nucleo telecomunicazioni di Venezia, che ha testato l’uso di ponti radio alternativi alle reti telefoniche tradizionali, simulando un blackout delle comunicazioni. Non si è trattato solo di un test operativo, ma di un’opportunità formativa preziosa per tutti gli operatori. Dalla gestione della decontaminazione, alla logistica, fino alla comunicazione tra enti, ogni fase è stata monitorata per analizzare punti di forza e criticità, con l’obiettivo di migliorare costantemente le strategie di risposta in caso di eventi NBCR.

Un test su larga scala ideato dalla Direzione Interregionale dei Vigili del Fuoco del Veneto e del Trentino-Alto Adige, in collaborazione con il Comando provinciale di Verona, per verificare l’efficacia operativa del nucleo specializzato NBCR (Nucleare, Biologico, Chimico, Radiologico), potenziare il coordinamento tra corpi di soccorso e migliorare la risposta in situazioni ad alto rischio.

Intervento massiccio e alta tecnologia

A prendere parte alla simulazione, 78 vigili del fuoco provenienti da tutti i comandi provinciali veneti, con rinforzi da Trento, Bolzano, Mantova e Brescia. Il nucleo NBCR di Mestre ha operato in prima linea insieme a un posto di comando avanzato, fulcro della gestione strategica dell’intervento.

Determinante anche il supporto del nucleo telecomunicazioni di Venezia, che ha testato l’uso di ponti radio alternativi alle reti telefoniche tradizionali, simulando un blackout delle comunicazioni.

Non si è trattato solo di un test operativo, ma di un’opportunità formativa preziosa per tutti gli operatori. Dalla gestione della decontaminazione, alla logistica, fino alla comunicazione tra enti, ogni fase è stata monitorata per analizzare punti di forza e criticità, con l’obiettivo di migliorare costantemente le strategie di risposta in caso di eventi NBCR.