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La protesta

Metalmeccanici, la protesta non si ferma: nuovo sciopero e corteo a Mestre per il contratto nazionale

Oggi, venerdì 20 giugno, otto ore di sciopero in tutta Italia

Porto di Venezia: trionfo sindacale dopo 8 giorni di sciopero

Foto di repertorio

La lotta dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro entra in una nuova fase. Dopo mesi di mobilitazioni, oggi, venerdì 20 giugno i lavoratori del comparto torneranno a incrociare le braccia per altre otto ore di sciopero, portando il totale delle ore di astensione a quota quaranta. La manifestazione regionale del Veneto si terrà a Mestre e vedrà la partecipazione di delegazioni da numerose aziende del territorio.

Il corteo è partito alle 9 da Corso del Popolo per concludersi attorno alle 11 in Piazza Ferretto, dove sono previsti gli interventi dei rappresentanti sindacali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil, a cui seguirà il comizio conclusivo del segretario nazionale Uilm Rocco Palombella.

Una trattativa ferma da troppo tempo

La protesta punta il dito contro Federmeccanica e Assistal, accusate dai sindacati di mantenere un atteggiamento di chiusura nei confronti della piattaforma unitaria presentata per il rinnovo del Ccnl, scaduto a giugno 2024. Anche per il contratto delle piccole e medie imprese associate a Unionmeccanica-Confapi, la trattativa è sospesa da marzo.

Un messaggio chiaro da Mestre

Quella del 20 giugno è una mobilitazione unitaria, che vedrà sfilare lavoratori da tutta la regione per chiedere un’immediata riapertura del negoziato. La manifestazione veneziana si inserisce in un quadro più ampio, con iniziative analoghe in corso in altre 18 regioni italiane nello stesso giorno.

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