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Mercato del lavoro veneto

Mercato del lavoro in Veneto: solidità con segni di rallentamento

L’assessore Mantovan: “Serve un approccio flessibile e mirato per fronteggiare le sfide attuali”

Mercato del lavoro in Veneto: solidità con segni di rallentamento

Foto di repertorio

Il mercato del lavoro veneto mantiene una dinamica positiva, ma mostra segnali evidenti di rallentamento nella crescita occupazionale. È quanto emerge dall’ultimo report della Bussola di giugno, diffuso da Veneto Lavoro, che fotografa un quadro in evoluzione e pone nuove sfide per la Regione.

L’assessore regionale al Lavoro, Valeria Mantovan, ha commentato i dati con prudenza: “Nei primi cinque mesi del 2025 si registra un saldo netto di +56.900 posti di lavoro dipendente, un dato positivo ma inferiore rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti. Maggio, in particolare, ha evidenziato un rallentamento con +16.900 nuove posizioni, a fronte delle 18.500 registrate nello stesso mese del 2024. Questo, soprattutto a causa di un aumento delle cessazioni, che hanno segnato un +3%.”

Secondo Mantovan, la situazione riflette una cautela crescente da parte delle imprese, dovuta a difficoltà nel reperire personale qualificato, al calo della domanda in alcuni settori strategici e all’incertezza internazionale ancora marcata. “In questo contesto, diventa essenziale mettere in campo politiche attive più precise, flessibili e costruite in sinergia con il territorio – sottolinea l’assessore –. Occorre rafforzare il dialogo tra istituzioni e aziende, investire con decisione nella formazione professionale, nell’inclusione sociale e nella valorizzazione della qualità del lavoro.”

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