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Crisi della sanità

Liste d’attesa infinite e Case di Comunità incomplete: il Pd denuncia il caos della sanità veneta

Bigon, Luisetto e Zottis: “Mancano specialisti, troppi ritardi, rischio flop per la medicina territoriale”

Immagine di repertorio

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Nuove ombre sulla sanità del Veneto. A lanciarle sono le consigliere regionali del Partito Democratico Anna Maria Bigon, Chiara Luisetto e Francesca Zottis, componenti della commissione sociosanitaria, che tornano a denunciare ritardi, carenze strutturali e carico insostenibile sulle liste d’attesa. A far esplodere nuovamente il caso è stata la recente inchiesta trasmessa dalla trasmissione Report, che avrebbe messo in luce le falle più gravi del sistema sanitario regionale.

“Dall'inchiesta – si legge nella nota congiunta delle consigliere – emerge la conferma di quanto denunciamo da tempo: liste d’attesa interminabili, tempi non rispettati per visite ed esami e un percorso di attuazione delle Case di Comunità gravemente in ritardo. Laddove le strutture sono state realizzate, mancano comunque servizi fondamentali”.

Al centro della criticità, secondo il Pd, c’è soprattutto la carenza di personale: “Mancano specialisti e professionisti sanitari. Il rischio concreto è il fallimento dell’intero processo di rafforzamento della medicina territoriale, fondamentale per un sistema più vicino ai cittadini”.

Già richiesta una seduta della commissione regionale dedicata alle liste d’attesa, le esponenti del Pd annunciano ora un’ulteriore iniziativa: “Procederemo con una richiesta di accesso agli atti per ottenere un quadro aggiornato su Case e Ospedali di Comunità. È indispensabile, dati alla mano, aprire un vero approfondimento istituzionale”.

Le tre consigliere concludono con un appello politico e sociale: “La crescente rinuncia alle cure e la povertà sanitaria sono segnali inequivocabili di una mancata presa in carico delle persone. La salute è un diritto inviolabile, ma oggi in Veneto non è garantito a tutti”.

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