Venezia blindata per il matrimonio di Jeff Bezos: tensioni in Parlamento sulle restrizioni e i disagi per i cittadini

Venezia sarà praticamente “blindata” da domani fino al 28 giugno per garantire lo svolgimento del matrimonio del magnate di Amazon Jeff Bezos. La decisione ha scatenato un acceso dibattito in Parlamento, dove più deputati hanno chiesto al ministro dell’Interno Piantedosi di fornire un’informativa ufficiale sulle misure di sicurezza e sui limiti imposti alla libera circolazione dei cittadini.

Il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli, ha denunciato la situazione definendo Venezia come “una città comprata per tre giorni”, trasformata in una vetrina esclusiva di lusso che penalizzerà la quotidianità dei residenti. Bonelli ha inoltre sottolineato come la ricchezza di Bezos derivi da aziende sotto indagine per sfruttamento dei lavoratori e ha chiesto che “i super ricchi paghino le tasse”.

Anche il Movimento 5 Stelle, con il deputato Antonio Iaria, ha manifestato preoccupazione, sollecitando un’informativa a Piantedosi e rimarcando la necessità di affrontare temi come la web tax per evitare che “il governo si genufletta ai miliardari”. Iaria ha definito inaccettabile che “Venezia diventi un parco giochi per i più ricchi, a scapito dei cittadini”.

Sul fronte opposto, il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Caiata ha criticato la richiesta di un intervento del ministro in Aula, affermando che “Piantedosi non è un wedding planner” e definendo eccessivo chiamare il governo a riferire su ogni questione, accusando l’opposizione di strumentalizzare la vicenda.