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La svolta
24.06.2025 - 17:14
Foto di repertorio
A Vicenza è stata ufficializzata, per la prima volta, la registrazione all’anagrafe di una bambina con due madri. La piccola, figlia di Sonia ed Elisa, è entrata nei registri comunali con il riconoscimento legale di entrambe le genitrici, aprendo un nuovo capitolo nella storia dei diritti civili in Veneto.
A darne notizia è la consigliera regionale del Partito Democratico, Chiara Luisetto, che ha definito l’evento “una felice pagina storica per la città”. Il caso rappresenta la prima applicazione concreta della recente sentenza della Corte Costituzionale, che ha cancellato il blocco imposto dal Governo alla registrazione di figli nati da coppie omogenitoriali.
“È un passo avanti di civiltà – ha dichiarato Luisetto – che arriva grazie all’impegno di comitati, associazioni e amministratori sensibili, come il Sindaco di Vicenza. Oggi si afferma un principio fondamentale: tutti i bambini hanno diritto alla stessa protezione giuridica, indipendentemente da chi li cresce e li ama.”
La consigliera ha duramente criticato chi, anche tra i rappresentanti delle istituzioni, ha reagito con toni ostili alla notizia, arrivando a ignorare perfino la decisione della Corte Costituzionale:
“È inaccettabile – ha detto – che si provi a strumentalizzare una conquista di equità come se fosse una minaccia. Nessun diritto è stato sottratto a qualcuno: ne è stato riconosciuto uno che mancava. E questo arricchisce l’intera comunità.”
Luisetto ha sottolineato infine come il riconoscimento delle famiglie omogenitoriali rappresenti non solo un atto giuridico, ma anche un passaggio culturale fondamentale:
“Garantire dignità alle coppie di donne che scelgono di crescere un figlio insieme significa rafforzare il senso di giustizia e di umanità nel nostro Paese. È il futuro che avanza, e Vicenza oggi è in prima linea.”
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