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Terzo mandato

Terzo mandato, la Lega riapre il dossier in Senato: sfida sul filo del voto

Depositato un emendamento per consentire ai presidenti di Regione di ricandidarsi una terza volta

Terzo mandato, la Lega riapre il dossier in Senato: sfida sul filo del voto

Luca Zaia

Colpo di scena in commissione Affari Costituzionali del Senato. Quando ormai il dibattito sembrava archiviato, la Lega rimette sul tavolo il tema del terzo mandato per i presidenti di Regione. Un emendamento a sorpresa – firmato da sette senatori del Carroccio – punta a modificare la legge del 2 luglio 2004, sostituendo la dicitura "secondo mandato" con "terzo mandato", spalancando di fatto le porte a una possibile ricandidatura per i governatori uscenti come Luca Zaia in Veneto e Vincenzo De Luca in Campania.

Un'iniziativa che ha il sapore di una sfida politica, sia all'interno della maggioranza che nei rapporti tra partiti e territori. Il testo è stato presentato lunedì poco prima delle 14 da Tosato, Bizzotto, Stefani, Dreosto, Testor, Spelgatti e Garavaglia. L’attenzione si è subito concentrata su Palazzo Balbi, dove Zaia, durante il consueto punto stampa, ha preferito restare defilato: “Non seguo quella partita”, ha detto, senza però prendere nettamente le distanze.

Ma è chiaro che, almeno simbolicamente, il governatore veneto resta al centro della questione. Il suo nome continua a catalizzare l’attenzione su una riforma che rischia di spaccare la maggioranza, già ora attraversata da forti divergenze sul tema.

Il primo banco di prova sarà giovedì, quando l’emendamento sarà messo al voto in commissione. I numeri sono incerti, gli umori oscillano, e nel centrodestra si cerca una difficile mediazione. Ma la Lega, ancora una volta, gioca d’anticipo e prova a forzare la mano.

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