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25.06.2025 - 10:41
Conegliano
Un futuro da protagonista per Conegliano, almeno sulla carta. Oltre 350 milioni di euro di investimenti privati sono pronti a ridisegnare il volto urbano della città: dall’ex Cotonificio all’area Zanussi, fino alle Fosse Tomasi. Ma all’entusiasmo degli investitori si contrappone un campanello d’allarme che suona forte: la città rischia di esplodere se non verranno realizzate nuove infrastrutture.
È l’allarme lanciato lunedì sera al Teatro Toniolo, durante un partecipato incontro promosso da Conegliano Futura e dal Circolo Culturale Conegliano. Presenti nomi illustri: Massimo Colomban, imprenditore e fondatore di Permasteelisa, Carlo Canato, ex dirigente comunale e regionale, Alberto Gava, imprenditore, e Giuliano Vantaggi, direttore del sito Unesco delle Colline del Prosecco.
Il piano proposto è ambizioso. Nell’area dell’ex Zanussi il Comune dispone di oltre due ettari: qui Colomban propone la creazione del “Magnete”, un polo multifunzionale con mercato coperto, servizi, attività per famiglie e un ampio parcheggio. «Un’attrazione per residenti e turisti – spiega – che rilancerebbe il centro cittadino».
Ma tutto ruota intorno a un nodo: la mobilità. I flussi, oggi già critici, diventeranno insostenibili con migliaia di nuovi residenti previsti dai progetti immobiliari. La proposta: un parcheggio multipiano da 3.000 posti, una rete viaria rinnovata e un disegno urbanistico che tenga conto dell’aumento demografico.
Conegliano, negli ultimi dieci anni, ha perso 1.500 residenti italiani ma ne ha acquisiti altrettanti immigrati. «Il tasso di stranieri ha raggiunto il 17% – osserva Colomban – ma il loro reddito medio è più basso. La città deve rigenerarsi e attrarre nuovi abitanti con potere d’acquisto».
E poi c’è il capitolo turismo, legato al boom delle Colline Unesco. «Oggi arrivano visitatori singoli, sparsi – osserva Vantaggi – ma con i treni ad alta velocità in arrivo da Venezia, Conegliano potrebbe diventare una vera porta d’accesso per l’area». Un’opportunità da non perdere.
Presente al dibattito anche il sindaco Fabio Chies, che ha garantito apertura e disponibilità. Accanto a lui, in prima fila, due protagonisti della trasformazione urbana in atto: Luciano Mazzer e Roberto Grigolin, tra i principali investitori privati nei progetti di rigenerazione urbana.
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