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75 anni di volontariato
26.06.2025 - 04:00
Foto dei festeggiamenti
Un grande telo raffigurante l’Africa, alzato simbolicamente davanti a Palazzo Moroni da una cinquantina di persone, ha segnato stamattina l’inizio delle celebrazioni per i 75 anni di Medici con l’Africa Cuamm. Un gesto semplice ma denso di significato, che ha visto la partecipazione di autorità civili e religiose, rappresentanti delle istituzioni e delle categorie economiche, volontari, amici e sostenitori. Tutti uniti per ribadire il sostegno all’organizzazione e l’attenzione verso un continente troppo spesso dimenticato.
L’occasione è stata anche un invito collettivo all’Annual meeting del Cuamm, in programma il prossimo 22 novembre presso il padiglione 8 della Fiera di Padova, alle ore 11. Un momento importante non solo per fare memoria della storia dell’associazione, ma anche per rinnovare l’impegno verso le nuove sfide che attendono l’Africa e chi la sostiene.
«Ringrazio tutti di cuore per essere qui e per il vostro appoggio e sostegno. Oggi con la vostra presenza, tutta la città di Padova, abbraccia simbolicamente e concretamente il Cuamm e l’Africa – ha detto don Dante Carraro –. Siamo onorati e riconoscenti per la partecipazione di tanti amici, istituzioni, autorità, rappresentanti della società civile, sostenitori e, soprattutto, di tantissimi volontari».
Accanto al direttore del Cuamm, anche il sindaco di Padova Sergio Giordani, che ha sottolineato l’onore per la città di ospitare l’incontro annuale dell’organizzazione: «Sono molto contento che l’Annual meeting quest’anno sia nella nostra città e non mancherò, sono onorato che Padova e i nostri concittadini possano vivere un evento così importante e significativo».
Sulla stessa linea mons. Claudio Cipolla, vescovo di Padova: «Sono molto contento del lavoro che fa il Cuamm e ringrazio don Dante, la direzione e tutti per il loro impegno, come che ringrazio, le autorità qui presenti. Mi colpisce molto il titolo dell’Annual meeting: “Crescere il futuro”, quasi a dire che tutto il resto del mondo, a cominciare dall’Europa, ha bisogno di crescere con l’Africa e che il futuro non è dato, ma va fatto crescere, va preparato, va alimentato e costruito giorno dopo giorno, specie attraverso i cambi di mentalità a cominciare dalla pace che, come dice Papa Leone XIV, deve essere preparata non con gli strumenti di guerra, ma con quelli della pace».
Importante anche il ruolo del mondo accademico, rappresentato dalla rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, che ha ricordato la collaborazione tra Ateneo e Cuamm: «Riprendendo le parole del vescovo “Crescere il futuro” penso sia un po’ quello che facciamo anche come Università che, ormai da tanti anni, collabora a fianco del Cuamm per costruire un futuro basato sulla formazione di qualità per tutti».
A concludere gli interventi, Giuseppe Dal Ben, direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria di Padova: «L’azienda ospedaliera universitaria partecipa volentieri sia all’abbraccio all’Africa, sia a questo anniversario, sia alla costruzione del futuro che riguarda tutti noi. Partecipiamo con tanti professionisti, tanti medici, consapevoli che l’obiettivo è quello comune, ovvero servire le persone ed essere attenti a chi ha più bisogno».
Alla fine dell’evento, don Dante Carraro ha ringraziato ad uno ad uno tutti i rappresentanti delle istituzioni e delle realtà presenti, rinnovando l’invito a partecipare numerosi all’incontro di novembre per dare un segno concreto di solidarietà e impegno. Tra i presenti: Marco Odorisio, Mirella Cisotto, Paola Carron, Carlo Belotti, Gianluca Dall’Aglio, Davide D’Onofrio, Patrizio Bertin, Roberto Crosta, Nicola Rossi, Patrizia Veronese, Enrico Del Sole, Carlo Crivellaro, Luca Ubaldeschi e Luca Bortoli.
Medici con l’Africa Cuamm, nata nel 1950, è la prima Ong sanitaria riconosciuta in Italia e la più grande organizzazione italiana impegnata per la salute in Africa. Attualmente opera in 9 Paesi dell’Africa sub-sahariana con oltre 3.800 operatori sul campo, sostenendo ospedali, distretti sanitari, scuole per infermieri e un’università, con un’azione a lungo termine fondata su sviluppo, formazione e accesso universale alle cure.
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